Circolare 11/2020

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Carissimi,

il ricordo dei defunti, le visite ai cimiteri, il pensiero persistente della morte e delle ultime realtà, così presente nelle liturgie domenicali di chiusura dell’anno liturgico A e di passaggio all’anno B, esprimono il tema dominante di questo mese di novembre. Lo vogliamo vivere guardando anche l’altra faccia della medaglia, più gioiosa e piena di speranza, quella che illumina e parla del dopo, cioè dell’essere pienamente presso Dio.

Riunito il Consiglio di Delegazione – Giovedì 15 ottobre il Consiglio di Delegazione si è incontrato in videoconferenza per valutare il recente Convegno Nazionale (tenuto in videoconferenza dal 28 settembre al 2 ottobre 2020), preparare i Convegni di Zona di novembre, avviare gli incontri di categoria, avere un primo scambio di idee sulla recente enciclica “Fratelli tutti”, approvare i progetti di archiviazione in Delegazione e di digitalizzazione del Corriere d’Italia. Molto positiva la valutazione del CN, sia per i contenuti (ottime le relazioni) che per il funzionamento della modalità. Ci si aspettava più iscrizioni, considerata la facilità di partecipazione, almeno a qualche sessione del Convegno, la cui lunghezza ha forse scoraggiato qualcuno. Va verificato anche fino a che punto l’impreparazione tecnica ha impedito a qualcuno a partecipare. Il CdD ha approvato il progetto relativo agli incontri di categoria previsti nel presente anno pastorale, dai collaboratori pastorali in novembre, alle segretarie in dicembre, dai presidenti dei CP, ai catechisti e alle catechiste nei mesi successivi. Giorgio Feller è stato nominato revisore dei conti del Fondo di Solidarietà al posto di don Silvestro. Il prossimo incontro del Consiglio di Delegazione avrà luogo giovedì 19 novembre, pure in videoconferenza.

Tenuti in videoconferenza i Convegni di Zona di novembre – Programmati in un primo momento come incontri ibridi (dal vivo e in videoconferenza), il peggioramento della situazione pandemica e le nuove norme restrittive del Bund, dei Länder e delle Diocesi hanno costretto a tenerli tutti solo in modalità online. La zona Nord si è connessa martedì 3 novembre ed ha avuto come tema centrale l’istruzione vaticana sulla conversione pastorale delle parrocchie, introdotto da Paola Colombo (Udep/Delegazione). Paola ha pure introdotto l’incontro della Zona Centro con una relazione sulla tematica del Convegno Nazionale (i rapporti di coppia e interpersonali). La Zona ha confermato come Coordinatore Georg Feller anche nel periodo del pensionamento, dal febbraio del prossimo anno fino alle nuove votazioni nel 2022. La Baviera, collegata sulla piattaforma Skype nella mattinata di giovedì 5 novembre, ha riflettuto sull’enciclica “Fratelli tutti”, presentata da p. Gino Levorato. La Zona Sud (sulla piattaforma webex, nella mattinata di lunedì 9), dopo una riflessione sull’istruzione vaticana della “conversione pastorale” delle parrocchie, presentata da Paola Colombo, ha tra l’altro toccato i temi del Katholikentag del 2022, del Pellegrinaggio a Zwiefalten e le proposte della Zona per le nuove Richtlinien diocesane.

La Zona Sud approva alcune proposte per le Richtlinien diocesane. Giovedì mattina 15 ottobre si sono incontrati online don Joseph (Heillbron, Coordinatore della Zona Sud), don Désiré (Sindelfingen, Vice coordinatore), Cinzia Ficarra (Waiblingen) ed Thomas Raiser (Fellbach) per discutere alcune idee in merito alla revisione della pastorale migratoria della diocesi di Rottenburg/Stuttgart, presentate poi al Convegno di Zona del 9 novembre. In breve questi i punti principali: non solo Richtlinien (norme pratiche) ma anche Leitlinien (progetto pastorale); le Comunità d’altra madre lingua hanno bisogno di un modello che non esclude; occorre passare dalla Comunità nazionale alla Comunità di lingua/cultura; la pastorale dei migranti ha bisogno di una rappresentanza nella Diözesanleitung e di una migliore visibilità sui media diocesani; i migranti non sono persone da educare; la realizzazione delle nuove linee ha bisogno di competenze e di persone. Le proposte della Zona sono riassunte nell’allegato documento, approvato all’unanimità. Questa riflessione è solo una tappa. Il prossimo passo sarà la discussione e l’approvazione delle Richtlinien nel convegno diocesano, il cui risultato arriverà poi alla competente commissione diocesana per l’elaborazione definitiva. I croati stanno procedendo su una strada simile.

Il 18 novembre incontro in videoconferenza dei collaboratori pastorali assunti. Che senso ha riunire i collaboratori pastorali dal momento che tutti i Convegni, quello Nazionale, Esercizi Spirituali, quelli di Zona li facciamo sempre assieme, sacerdoti, diaconi, religiose e laici assunti nella pastorale? Appunto, che senso ha? Anche nel Consiglio di Delegazione non tutti ne vedono l’utilità. Il ritorno agli incontri di categoria, come proposto nella mia relazione al Convegno Nazionale, non vuole certo introdurre contrapposizioni o cammini paralleli all’interno dei progetti pastorali delle Comunità, dei Convegni di Zona o a livello Federale, che non possono essere che comuni. Capire però meglio come i singoli operatori della pastorale recepiscono il proprio ruolo, come è vissuto e valorizzato, se ci sono esigenze specifiche, contributi diversificati, e anche attese non soddisfatte, lacune da superare, o semplicemente per incontrarsi e fare una valutazione della situazione attuale ed avere un libero scambio di idee, penso che questo possa avere un suo senso ed una sua utilità. Anche perché l’incontro avverrà in videoconferenza, senza lasciare il posto di lavoro. Questo appuntamento dei Collaboratori Pastorali assunti avrà luogo mercoledì 18 novembre, dalle 10.00 alle 12.00, sulla piattaforma Zoom, utilizzando il link di accesso che verrà mandato nei giorni precedenti, assieme all’invito.

In arrivo due nuovi sacerdoti dall’Italia – A meno che il coronavirus si metta di traverso, bloccando i confini e gli spostamenti, due nuovi sacerdoti italiani si stanno preparando a raggiungere nelle prossime settimane la Germania, per operare nelle nostre Comunità: don Marco D’Orio e don Nicola Moles. Don Marco, della diocesi di Ischia, giovedì 12 novembre ha un appuntamento in videoconferenza con la curia di Paderborn per presentare la propria candidatura alla guida della Missione di Arnsberg-Neheim, come successore di don Baxiu, già da luglio rientrato nella sua diocesi di Brescia. La recente nomina del nuovo Referent diocesano per le Comunità d’altra madre lingua, Stephan Polle, ha sbloccato una procedura ferma da febbraio. Don Nicola, previsto in un primo tempo per la Diocesi di Trier, che ora per il coronavirus ha bloccato ogni assunzione, arriva in Germania il giorno 1 di dicembre per iniziare un corso di tedesco ed aiutare alla missione di Villingen-Singen. Solo dopo il raggiungimento del livello B2 nella conoscenza della lingua ed un Praktikum in una parrocchia tedesca, potrà succedere a don Mimmo, che nonostante gli 80 anni già compiuti sta continuando in modo egregio il lavoro pastorale in una Comunità che abbraccia tutto il Sud Baden.

Cei: chiusa la campagna “Liberi di partire, liberi di restare” – Il fenomeno della migrazione è da considerarsi alla stregua di “una pandemia, perché la tragedia continua e non ci sono risposte forti e adeguate”. Così il Card. Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna, nel suo intervento di mercoledì 14 ottobre a Roma all’evento conclusivo della campagna “Liberi di partire, liberi di restare”, promossa dalla CEI e durata tre anni, come informa Migrantes online. “Sono 30 anni che andiamo avanti con la logica dell’emergenza pensando di trovare risposte rapide ed efficaci. La campagna invece dava una prospettiva, per lasciare le persone libere di restare e libere di partire. Rappresentava una scelta importantissima: non accontentarci di non poter far nulla. Perché quando diciamo: ‘aiutiamoli a casa loro’, non si fa niente né qui né lì, tanto che i soldi per la cooperazione sono ancora diminuiti”. In questi anni, ha proseguito, ci sono state “tante occasioni perse, tante tragedie in mare che non hanno prodotto nulla”. Mons. Zuppi ha invitato la Chiesa a fare cultura, in contrapposizione con “tanti slogan che inquinano”: “Oggi non ci si vergogna più. Dobbiamo avere ancora più coraggio nel trasmettere dei contenuti in maniera intelligente, tra una generazione che rischia la superficialità digitale e la fabbrica dell’odio che può dire tutto e il contrario di tutto”. “Senza cultura, visione della vita, valori condivisi, è davvero pericoloso – ha affermato -. La carità deve produrre cultura. Perché non basta la generosità. Dobbiamo andare in profondità per capire le necessità e cosa si può fare”. La campagna ha avuto il merito di tessere una “rete di solidarietà intelligente tra le Caritas e le varie realtà, associazioni e movimenti. Questo è un frutto importante per spezzare le catene per permettere ad ogni uomo di essere davvero libero di partire e di restare”.

Cambiamenti liturgici in arrivo – Mentre papa Francesco sollecita la Chiesa ad «allargare gli spazi di una presenza delle donne più incisiva», il nuovo Messale in arrivo nelle parrocchie presenta una svolta al femminile. Tra i diversi cambiamenti di formule che si sentiranno nelle messe, i più evidenti saranno nelle preghiere in cui accanto alla parola «fratelli» viene accostata quella di «sorelle». È stato rivisto in questo senso l’atto penitenziale: i fedeli diranno «Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli e sorelle…». Poi: «E supplico la beata sempre Vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli e sorelle…». E l’espressione «fratelli e sorelle» sarà pronunciata ogni volta che nel vecchio testo il celebrante si rivolgeva all’assemblea dicendo «fratelli». Inoltre il Gloria avrà la nuova formulazione «pace in terra agli uomini, amati dal Signore», che sostituisce gli «uomini di buona volontà». La modifica del Padre nostro, voluta da Bergoglio, è ormai nota: alla fine non si dirà più «non indurci in tentazione», ma «non abbandonarci alla tentazione». In alcune diocesi i cambiamenti arriveranno già da questo 29 novembre, mentre per tutte saranno obbligatorie dal 4 aprile 2021. Da quella data, sarà bene che anche in tutte le nostre Comunità siano messi in atto detti cambiamenti, anche dove si userà il vecchio messale. Come ha già detto il vescovo Fürst alla sua diocesi di Rottenburg-Stuttgart, le liturgie in lingua italiana sono tenute a seguire le decisioni della Conferenza Episcopale Italiana.

Pandemia e catechesi. L’Avvento per i ragazzi su Whatsapp – È in arrivo una iniziativa del Messaggero dei ragazzi creata per l’Avvento, dal 29 novembre al 24 dicembre 2020. Si tratta del primo tentativo di pastorale per ragazzi dai 9 ai 14 anni voluto dal direttore P. Fabio Scarsato, con modalità Whatsapp broadcast. P. Fabio (fra Simplicio sulla rivista) manderà personalmente un pensiero al giorno per coinvolgere e far riflettere il ragazzo sul senso del Natale. La partecipazione è gratuita e sicura: le persone iscritte vedono solo i messaggi e il profilo dell’amministratore (AccadeSoloSeCiCredi), e non i numeri e i messaggi di tutti gli altri iscritti. L’amministratore è il frate francescano direttore del Messaggero dei Ragazzi, in arte fra Simplicio. Solo i genitori o gli educatori potranno iscrivere il ragazzo accedendo al sito www.meraweb.it. e compilando l’apposito modulo. L’iniziativa si chiude il 24 dicembre e nessun numero di cellulare verrà salvato, nel rispetto della privacy del singolo e minorenne.

I 100 anni di Stella Maris e l’impegno Scalabriniano. Cent’anni fa, il 4 ottobre, nasceva a Glasgow, in Scozia, l’Apostolato del mare “per rivelare Cristo a quelli che navigano a bordo delle navi e che lavorano in acque profonde”. Lo ricorda terraemissione.it del 2 di ottobre. “L’assistenza nei porti e sulle navi risale alle origini della nostra congregazione – dice P. Leonir Chiarello, superiore generale della Congregazione Scalabriniana, nel suo messaggio per il centenario dell’Apostolato del Mare. Il beato Scalabrini rispose al problema assegnando missionari per l’assistenza ai migranti nei porti e per accompagnarli nella traversata. Inoltre istituì la Società San Raffaele, che operò in quel settore fino al 1923. Scalabrini fu lui stesso ‘cappellano di bordo’ durante le due traversate dell’oceano, prima verso gli Stati Uniti (1901) e poi verso il Brasile (1904). Moltissimi i migranti che lavorano ancora oggi sulle navi: i marittimi nel mondo sono circa 1,6 milioni, e lavorano a bordo di circa 70.000 navi. La gran parte sono adibite per uso commerciale e dopotutto giova ricordare che il 90% di quello che compriamo arriva via mare. Gli scalabriniani nell’apostolato del mare operano attualmente in luoghi come Buenos Aires o Montevideo, Santos e Rio de Janeiro, Ravenna e Cape Town, Manila o Kaohsiung e Tokyo. “Dai rapporti annuali dei vari centri – conclude p. Chiarello – emerge chiaramente come la sfida per la Chiesa è più che mai aperta e si evidenzia che sono oltre 300.000 le persone, tra marittimi e personale marittimo, bloccate in mare, senza poter scendere a terra; accanto a loro vi sono quelle che sono bloccate a terra con regolare contratto di lavoro, ma che per le restrizioni agli spostamenti non possono imbarcarsi; infine, vi sono molti marittimi che rimangono in un limbo, ospiti di strutture di accoglienza, senza poter dar seguito alle pratiche per la loro assunzione o poter tornare in famiglia”.

Campagna ‘Ero straniero’: “approvare la nostra proposta di legge” – A tre anni dal deposito della proposta di legge di iniziativa popolare “Ero straniero” le organizzazioni della campagna chiedono un atto di coraggio da parte del Parlamento: “Approvare quella riforma per affrontare il tema immigrazione alla radice, con uno sguardo verso il futuro”. Ne parla Migrantes Online del 28 ottobre. La proposta è stata depositata il 27 ottobre di tre anni fa con oltre 90.000 firme alla Camera ed è ora all’esame della Commissione affari costituzionali. “Dopo la regolarizzazione straordinaria dei mesi scorsi e il superamento degli aspetti più problematici dei decreti sicurezza – affermano i promotori – serve ora un passo ulteriore: cambiare il sistema, fallimentare e iniquo, di gestione dell’immigrazione introdotto quasi vent’anni fa dalla legge Bossi-Fini e adottare strumenti efficaci di governo del fenomeno, a cominciare da nuovi canali di ingresso per lavoro nel nostro Paese”. La regolarizzazione del maggio scorso ha interessato oltre 200.000 persone, una adesione alta, considerati gli inspiegabili limiti ed i troppi paletti. Tuttavia, precisano, “non si può più intervenire tappando i buchi man mano che si creano”. Serve “una procedura di emersione sempre accessibile che dia la possibilità di mettersi in regola a fronte di un contratto di lavoro o se si è radicati nel territorio, come accade, per esempio, in Germania o in Spagna”.  Oltre ad una “riforma profonda della normativa vigente, con l’introduzione di canali di ingresso per lavoro che facilitino l’incontro dei datori di lavoro italiani con i lavoratori dei Paesi terzi, governando i flussi verso il nostro Paese”.

In breve

Ristampa del libro del Battesimo – Come da comunicazione del 26 ottobre, su richiesta di alcune Missioni e per decisione del Consiglio di Delegazione, viene ristampato il libro del Battesimo. Avrà la struttura attuale (stesso formato, impianto bilingue, doppia colonna per uno o più battesimi), ma sarà notevolmente ridotto (senza doppie o triple preghiere) e rito lineare (senza continui salti di pagina, in avanti o indietro), in modo da essere più agevole, pratico ed economico (non vorremmo andare oltre i 2 euro a copia, o al massimo 3,-). Le Comunità interessate mandino subito l’ordinazione, in modo da saperci regolare per la tiratura.

Il “Rapporto Italiani nel Mondo 2020” è stato presentato martedì 27 ottobre. Annullata la presenza dal vivo per il coronavirus, era possibile seguirne la diretta su You Tube o sulla pagina Facebook della Conferenza Episcopale Italiana, riascoltabile su https://www.youtube.com/watch?v=oPTfMVsMAu4. Trovate una sintesi della presentazione qui sul sito della Delegazione. La terza parte del Rapporto “Gli italiani in Europa e la missione cristiana” è in preparazione del Convegno Europeo delle MCI del 9-13 novembre del prossimo anno, quindi particolarmente raccomandabile.

Un Natale Ecumenico. In un comunicato stampa del 26 ottobre, la Conferenza Episcopale tedesca prende atto che il “Natale 2020 a motivo della pandemia sarà diverso dagli altri anni”. Sarà sicuramente più ecumenico. Con il motto “Gott bei euch” (“Il Signore con voi”) le due chiese cattolica ed evangelica mettono a disposizione delle Comunità, sul sito www.gottbeieuch.de, diverso materiale (come manifesti, banner, ecc.) combinabile con le preparazioni in atto localmente.

La Missione di Colonia informa che il tema 2020-2021, dal titolo “Non è bene che l’uomo sia solo”, è dedicato alla famiglia, in continuo divenire, riflessione che verrà scandita in tre tappe: “Dinamica uomo-donna: il rapporto di coppia” (il 29 novembre, ore 18.00, in videoconferenza), “Rapporto genitori-figli” a febbraio, “Rapporto tra fratelli” ad aprile. Il relatore è P. Fabrizio. Nelle settimane è disponibile sempre in via telematica la psicologa Sabrina. Per le coordinate tecniche di collegamento bisogna contattare la Missione.

http://www.mci-colonia.de/, https://www.facebook.com/MCIColonia/

Migranti press. “Conoscere per comprendere” è il titolo di copertina del numero di Migranti-Press di ottobre, la rivista mensile della Fondazione Migrantes. Il primo piano è dedicato al Rapporto Immigrazione redatto da Caritas e Migrantes mentre l’editoriale invita a “lasciarsi contagiare dal virus della conoscenza”. Tra gli altri articoli: spazio alla recente invocazione dedicata ai migranti nelle Litanie lauretane voluta da Papa Francesco, una riflessione sulla pandemia, un servizio sulle opere di don Giampiero Arabia dedicate al mondo migrante, e un articolo sulle tragedie dell’emigrazione italiana nel mondo.

Due ricerche. La ricercatrice della Migrantes e curatrice del RIM dr.ssa Delfina Licata ci segnala due ricerche che sta curando con altre organizzazioni. Le segnala e le descrive nell’allegata lettera inviata ai Delegati/Coordinatori delle Comunità di lingua italiana in Europa, perché le facciano conoscere e coinvolgano i connazionali.

Chiudo augurando un buon mese di novembre, possibilmente senza depressioni e liberi da contagi. Cari saluti.

p. Tobia Bassanelli, Delegato