Tutte le Lectiones Divinae con testi e appunti

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Pietro Lorenzetti, Ingresso di Gesù a Gerusalemme, Assisi, Basilica inferiore di San Francesco ©Web Gallery of Art
Pietro Lorenzetti, Ingresso di Gesù a Gerusalemme, Assisi, Basilica inferiore di San Francesco ©Web Gallery of Art

La Lectio Divina, dal latino “Lettura divina”, è il metodo con cui viene letto il testo biblico (Parola rivelata di Dio attraverso il linguaggio umano) per cavarne un beneficio spirituale. Ciò non significa che il testo venga letto separatamente dal suo contesto scritturistico, ma all’interno del libro rivelato da cui fu preso.

di padre Marwan Youssef

Questa lettura spirituale deve comunque rispettare l’Intentio Autoris (l’intento dell’autore rivelato ad es. Matteo, Marco ecc.) per poter attuarlo in un modo conforme alla nostra contemporaneità.

In questo senso, la Lectio Divina ci invita a: 1) fare una lettura meditativa; 2) riflettere; 3) pregare attraverso il testo; 4) essere davanti a Dio in silenzio attivo; 5) leggere la propria vita alla luce della Bibbia.

In questo arco di tempo (un’ora), cerchiamo dunque; a) di saper leggere un testo biblico (metodo molto facile e a portata di tutti); b) capire, per quanto sia possibile, l’intento dell’autore rivelato; c) scoprire la preghiera del cuore attraverso la parola stessa di Dio. (Padre Marwan Youssef)

La lectio divina verte sul Vangelo della successiva domenica di Quaresima. Gli incontri si terranno in videoconferenza. I testi e i l’esegesi di padre Marwan Youssef sono disponibili su questa pagina.


Per la sesta e ultima Lectio Divina di questa quaresima, padre Marwan ha scelto il seguente brano dal vangelo di Giovanni

26.03 – Sesta Lectio Divina: Gv 11, 45-57

45Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che egli aveva compiuto, credettero in lui. 46 Ma alcuni di loro andarono dai farisei e riferirono loro quello che Gesù aveva fatto.
47 Allora i capi dei sacerdoti e i farisei riunirono il sinedrio e dissero: „Che cosa facciamo? Quest’uomo compie molti segni. 48 Se lo lasciamo continuare così, tutti crederanno in lui, verranno i Romani e distruggeranno il nostro tempio e la nostra nazione“. 49 Ma uno di loro, Caifa, che era sommo sacerdote quell’anno, disse loro: „Voi non capite nulla! 50 Non vi rendete conto che è conveniente per voi che un solo uomo muoia per il popolo, e non vada in rovina la nazione intera!“. 51 Questo però non lo disse da se stesso, ma, essendo sommo sacerdote quell’anno, profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione; 52 e non soltanto per la nazione, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi. 53 Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo.
54 Gesù dunque non andava più in pubblico tra i Giudei, ma da lì si ritirò nella regione vicina al deserto, in una città chiamata Èfraim, dove rimase con i discepoli.
55 Era vicina la Pasqua dei Giudei e molti dalla regione salirono a Gerusalemme prima della Pasqua per purificarsi. 56 Essi cercavano Gesù e, stando nel tempio, dicevano tra loro: „Che ve ne pare? Non verrà alla festa?“. 57 Intanto i capi dei sacerdoti e i farisei avevano dato ordine che chiunque sapesse dove si trovava lo denunciasse, perché potessero arrestarlo.


19.03 – Quinta Lectio Divina: Gv 12,20-33

20Tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa c’erano anche alcuni Greci. 21 Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, e gli domandarono: „Signore, vogliamo vedere Gesù“. 22 Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù. 23 Gesù rispose loro: „È venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia glorificato. 24 In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. 25 Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. 26 Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà. 27 Adesso l’anima mia è turbata; che cosa dirò? Padre, salvami da quest’ora? Ma proprio per questo sono giunto a quest’ora! 28 Padre, glorifica il tuo nome“. Venne allora una voce dal cielo: „L’ho glorificato e lo glorificherò ancora!“.
29 La folla, che era presente e aveva udito, diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: „Un angelo gli ha parlato“. 30 Disse Gesù: „Questa voce non è venuta per me, ma per voi. 31 Ora è il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori. 32 E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me“. 33 Diceva questo per indicare di quale morte doveva morire.


12.03 – Quarta Lectio Divina: Giovanni 3, 14-21

14E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, 15 perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.
16 Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. 17 Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. 18 Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.
19 E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. 20 Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. 21 Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio“.

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05.03 – Terza Lectio Divina: Giovanni 2, 13-25

13Si avvicinava intanto la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. 14 Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. 15 Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori dal tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, 16 e ai venditori di colombe disse: „Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!“. 17 I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: Lo zelo per la tua casa mi divorerà.
18 Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: „Quale segno ci mostri per fare queste cose?“. 19 Rispose loro Gesù: „Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere“. 20 Gli dissero allora i Giudei: „Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?“. 21 Ma egli parlava del tempio del suo corpo. 22 Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.
23 Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa, molti, vedendo i segni che egli compiva, credettero nel suo nome. 24 Ma lui, Gesù, non si fidava di loro, perché conosceva tutti 25 e non aveva bisogno che alcuno desse testimonianza sull’uomo. Egli infatti conosceva quello che c’è nell’uomo.

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26.02 – Seconda Lectio Divina: Marco 9, 2-10

Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli. Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: „Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia“. Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati. Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: „Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!“. E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro.
Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risorto dai morti. 10 Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti.

Seconda Lectio Divina: Herunterladen


19.02 – Prima Lectio Divina: Marco 1, 12-15:

12 E subito lo Spirito lo sospinse nel deserto 13 e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano.
14 Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, 15 e diceva: „Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo“.

Prima parte della prima Lectio Divina (19.02)
Seconda parte della prima Lectio Divina (19.02)


Is 11,6-9 (Bestie selvatiche): „1 Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. 2Su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e d’intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore. 6Il lupo dimorerà insieme con l’agnello; il leopardo si sdraierà accanto al capretto; il vitello e il leoncello pascoleranno insieme e un piccolo fanciullo li guiderà. 7La mucca e l’orsa pascoleranno insieme; i loro piccoli si sdraieranno insieme. Il leone si ciberà di paglia, come il bue. 8Il lattante si trastullerà sulla buca della vipera; il bambino metterà la mano nel covo del serpente velenoso. 9Non agiranno più iniquamente né saccheggeranno in tutto il mio santo monte, perché la conoscenza del Signore riempirà la terra come le acque ricoprono il mare“.


Ger 2 e Os 2,16+ (tema del deserto):

  • Ger 2: „2«Va‘ e grida agli orecchi di Gerusalemme: Così dice il Signore: Mi ricordo di te, dell’affetto della tua giovinezza, dell’amore al tempo del tuo fidanzamento, quando mi seguivi nel deserto, in terra non seminata“.
  • Os 2,16: „16Perciò, ecco, io la sedurrò, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore. 17Le renderò le sue vigne e trasformerò la valle di Acor in porta di speranza. Là mi risponderà come nei giorni della sua giovinezza,
  • come quando uscì dal paese d’Egitto. 18E avverrà, in quel giorno – oracolo del Signore – mi chiamerai: «Marito mio», e non mi chiamerai più: «Baal, mio padrone»“.

Benedizione finale, dal Libro dei Numeri, 6, 24-26:

Ti benedica il Signore
e ti custodisca.
25 Il Signore faccia risplendere per te il suo volto
e ti faccia grazia.
26 Il Signore rivolga a te il suo volto
e ti conceda pace“.


Fonte per i testi delle Sacre Scritture, il sito della CEI