Si è svolta sabato 29 Gennaio, presso la Missione Cattolica Italiana di Münster, la visita pastorale di Mons. Dr. Felix Genn, accompagnato dal vescovo ausiliare Dieter Geerlings e il referente delle comunità di altre lingue Franz-Thomas Sonka.
di Monia Morresi
L´evento, molto atteso e già rinviato due volte a causa della pandemia, è stato gioioso ed emozionante, oltre che edificante per la comunità intera.
Nelle sale della sede missionaria in Münster il vescovo ha avuto un primo colloquio con il parroco missionario P. Biju e il team pastorale dove, una volta fatte le dovute presentazioni, si sono messi sul tavolo i compiti fondamentali della Missione e le attività che essa svolge.
In un secondo momento è avvenuto l´incontro con il consiglio pastorale e, mano a mano che le due parti si scambiavano domande e opinioni si è andata delineando la realtà dell´ immigrazione; la realtà di uomini e donne che hanno lasciato la propria terra natia per costruirsi un futuro per loro e per i loro figli, certo con non poche difficoltà : il limite della lingua, la differenza di pensiero culturale, il cambiamento climatico e culinario, ecc .
Tutti questi aspetti hanno messo in evidenza l´importanza di una sede, in questo caso la Missione, dove, partecipare alla Liturgia domenicale nella propria lingua, bere un caffè insieme e rievocare usi e costumi di un tempo non troppo lontano accorciano le distanze, da continuità culturale alle nuove generazioni e soprattutto, scaldano il cuore.
Un altro aspetto che è emerso dal colloquio è la nuova stagione migratoria che sta vivendo l´Italia testimoniata dalla numerosa presenza di ragazzi e giovani famiglie da poco trasferitesi, riportando in auge quel “ Mio padre era un Arameo errante…” , dove l´autore deuteronomista delinea un quadro a dir poco attuale.

Terminati i momenti di confronto con i rappresentanti ci si è diretti presso la Erphokirche, distante pochi metri dalla Missione, per la celebrazione liturgica presenziata, oltre che da sua eccellenza Monsignor Genn , il vescovo ausiliare Dieter Geerlings e P. Biju , anche da p. Mario Salon parroco emerito ma storico della Missione e P. Boban anch´egli confratello dei Chierici Regolari Minori.
“Ich liebe Italia, ich liebe Eure Kultur“. Sono queste le parole di esordio dell´ omelia del Vescovo, che ha anche affermato di amare la lingua italiana tanto da alternarla con il tedesco lungo tutto il suo discorso, dove la centralità del suo messaggio è stato di continuare con l´unita, la fraternità e l´accoglienza e riprendendo le parole della Lettera ai Corinzi ha sollecitato all´ Amore, quell´Amore di cui solo Gesù Cristo ne è la fonte.
Nelle sue parole di congedo si è colta soddisfazione e ammirazione per quanto ha potuto constatare nella sua breve visita, assicurando la sua presenza e sostegno nella continuità della Missione Italiana.
Purtroppo non si è potuto svolgere il momento serale di convivialità previsto nella sede missionaria a causa delle restrizioni pandemiche e a motivo di ciò è stato fatto al vescovo un invito ufficiale per celebrare il sessantesimo anniversario della fondazione ufficiale della Missione Cattolica Italiana nella diocesi di Münster che cadrà nel 2024. Invito che sua Eccellenza ha accolto volentieri e felicemente ha assicurato la sua presenza.