Una Via Crucis bagnata

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Pasqua 2023: Via Crucis a Ulm e Neu-Ulm. Noi della Missione Cattolica Italiana di Kempten siamo partiti in treno per partecipare alla 17° Rappresentazione della Passione di Cristo a Ulm e a Neu-Ulm. Eravamo in quindici.

– di Paolo Franco –

Siamo arrivati a Ulm con un certo anticipo e ne abbiamo approfittato per visitare rapidamente il Duomo dove ci siamo incontrati con altri membri della nostra Comunità, giunti in città con mezzi propri. Tutti avevamo indossato il foulard con l’immagine della Regina della Pace e con lo stendardo in testa al gruppo, ci siamo incamminati verso il palco di partenza della Via Crucis, preparato davanti il municipio di Neu-Ulm.

La via Crucis è iniziata con il saluto di benvenuto da parte delle autorità civili e una breve preghiera da parte delle autorità religiose di Neu-Ulm e Ulm. Quest’anno ha porto un breve saluto in lingua italiana anche il vescovo della Diocesi Stoccarda. C’erano don Giampiero Fantastico, il missionario italiano di Neu-Ulm e Ulm e padre Bruno Zukowski, rettore delle Missioni Cattoliche Italiane di Augsburg e Kempten. Mentre attraversavamo il ponte sul Danubio, che segna il confine tra la Baviera e il Baden-Württenberg, cominciarono ad addensarsi scure nubi e, purtroppo, una volta giunti nella piazza dove era stata preparata la terza stazione, “Interrogatorio di Caifa”, è venuto giù un forte acquazzone, anche con qualche chicco di grandine. Tutti, hanno cercato di ripararsi, chi sotto tettoie, chi sotto porticati e gallerie; altri hanno tenacemente proseguivano sotto gli ombrelli.

Noi del gruppo di Kempten, in fretta e furia abbiamo ripiegato lo stendardo, ormai bagnato, e tutti – più o meno fradici – dopo una lunga sosta sotto un porticato, visto che la pioggia non smetteva, a malincuore, abbiamo deciso di rinunciare a proseguire, e ci siamo avviati verso la stazione di Ulm per il ritorno. Mentre tristemente raggiungevamo la stazione ferroviaria, osservavamo lo snodarsi dei rimanenti “valorosi” pellegrini, soprattutto degli attori/figuranti e dei religiosi che, sfidando la pioggia, hanno continuato la rappresentazione fino all’ultima delle stazioni previste.