Un Natale colmo di speranza

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di Gregorio Milone, Delegato

Il Santo Natale, che alimenta e sostiene la nostra fede da credenti, si avvicina inesorabilmente, come ogni anno. E come ogni anno, molte sono le domande che accompagnano l’avvicinarsi di questa importante festività: in che modo la vivremo? Ma soprattutto: con quali sentimenti nel cuore dopo gli eventi che hanno destabilizzato il mondo intero ponendolo in una profonda crisi con la pandemia da coronavirus prima e la guerra in Ucraina dopo? Certamente nessuno è in grado di offrire garanzie e tantomeno potrà dirci con sicurezza quando ne usciremo fuori definitivamente! Molto probabilmente questo Natale sarà celebrato in modo più semplice e sobrio, ma di una cosa possiamo esserne certi: il Bambino Gesù verrà per colmare i nostri cuori di pace e di amore. La pandemia, la guerra, né qualsiasi altra situazione che devasta il nostro mondo, potrà portarci via il Natale. Come disse l’angelo nella notte santa: “Non temete, perché è nato per voi un Salvatore”.

Con questa buona notizia nel cuore vogliamo vivere il Natale con l’auspicio che anche quest’anno il Bambino Gesù entri nella nostra vita, nelle nostre case, nelle nostre comunità e nel mondo intero, inondandolo di luce e di speranza, soprattutto là dove la sofferenza e l’emarginazione si abbattono con maggior forza.

Anche quest’anno sarà Natale, nonostante tutto! La pandemia ci ha condizionati tutti e ha cambiato molte cose, soprattutto il nostro modo e il nostro stile di vita, e ha portato dolore, solitudine, perdita di tante vite umane. Ma anche l’attuale crisi russo-ucraina, sfociata poi in un conflitto armato, sta provocando conseguenze economiche e sociali disastrose che stiamo pagando sulla nostra pelle a caro prezzo! Questi eventi drammatici non sono finiti, e sebbene tutti speriamo che si concludano presto, viviamo ancora nell’incertezza più assoluta.

La guerra, la pandemia, ma tante altre situazioni di cui facilmente ci dimentichiamo, possono rappresentare per noi credenti, attenti ai segni dei tempi, una grande lezione di vita perché ci mostrano soprattutto la grande vulnerabilità dell’essere umano. È bastato un virus ed una guerra per mettere sotto scacco il mondo e i sistemi economici più avanzati e mandare in crisi quella figura di superuomo sostenuta da alcuni filosofi e tecnocrati. Dobbiamo imparare – e questo è il più bel messaggio che ci consegna il Natale – la lezione dell’umiltà, per costruire il mondo ed una società più umana e fraterna, più umile e compassionevole, abbandonando quella prepotenza che rappresenta ancora uno dei peggiori mali del genere umano.

Questo è solo uno dei messaggi che ci porta il Natale e che siamo chiamati a celebrare con un’attenzione particolare. Anche quest’anno celebreremo il Natale e, in mezzo a tante difficoltà, la nascita del Signore ci aiuterà a illuminare e a dare “un senso” alla realtà che stiamo vivendo e che ci sta facendo tanto soffrire.

L’umiltà di quel Bambino che giace indifeso in una mangiatoia ci invita a costruire un futuro migliore da consegnare alle generazioni future affinché possa nascere qualcosa di nuovo, ma soprattutto qualcosa di più giusto e fraterno per il mondo.

Anche quest’anno sarà Natale! Sarà certamente più umile e silenzioso, ma forse più profondo e più simile al primo, quando il Bambino Gesù nacque nella solitudine e nella povertà più assoluta. Il Natale ci insegna ad aprirci alla speranza, e che è possibile superare questa situazione complicata, solo se lo facciamo con la solidarietà e la fede.

Con questa speranza che ci pervade tutti, questo Natale vorremmo viverlo in maniera più semplice e sobria nella convinzione che quella luce e quella speranza che il Bambino Gesù porta al mondo, ai malati, ai sofferenti e a quanti sono vittime di aggressioni, arricchisce del significato più profondo il Natale e ci aiuteranno a viverlo con più intensità e più gioia. Accogliamolo questo Bambino indifeso nel nostro cuore, così come fece Maria, la Madre di Gesù, che credette fermamente in lui e fu la sua prima discepola!

Auguro a tutti, Confratelli, Religiosi, Collaboratori, Volontari, a tutte le famiglie italiane e a tutti i fedeli delle nostre Comunità italiane una felice festa di Natale colmo di pace e un prospero e felice anno nuovo 2023. In particolare, giunga il mio più sincero ringraziamento e riconoscimento a quanti si impegnano senza mai stancarsi nel rendere le nostre Missioni in Germania sempre più vive, belle, creative e ricche di idee per il bene dei nostri connazionali.