Spiritualità scalabriniana al servizio dei migranti

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Le Scalabriniane, foto di gruppo. In seconda fila a destra, suor Giuliana Bosini. ©Scalabriniane.org

125 anni dalla fondazione della Suore Missionarie Scalabriniane. Con 120 comunità in 25 paesi al mondo, le Suore Missionarie di San Carlo Borromeo Scalabriniane lavorano a stretto contatto con i migranti aiutandoli a inserirsi nel nuovo contesto sociale.

di Paola Colombo

In Germania c’è da oltre 38 anni la Comunità Suore Scalabriniane di Ludwigsburg, a nord di Stoccarda, che si occupa delle comunità di altra madre lingua italiana di Ludwigsburg, Markgroningen, Fellbach e di Waiblingen. “Il nostro impegno” ha detto suor Giuliana “è anzitutto in ambito pastorale, nell’evangelizzazione e catechesi, nell’accoglienza dei nuovi arrivi di famiglie dall’Italia e nella carità che raggiunge situazioni di fragilità non solo economica”. Quella di Ludwigsburg, con tre suore, è l’unica missione in Germania, in passato la Scalabriniane erano presenti nelle Missioni di Duisburg e Solingen.

La storia delle Suore Scalabriniane e del loro carisma ha inizio 125 anni fa. Erano gli anni delle grandi migrazioni verso l’America. Il beato Giovanni Battista Scalabrini (1839-1905), vescovo di Piacenza, di fronte al fenomeno migratorio dall’Italia e dall’Europa comprese la dimensione di sradicamento della condizione del migrante e volle intervenire in loro aiuto e sostegno nell’ottica del Vangelo: “Ero forestiero e mi avete accolto” (Mt. 25,35).

Nel 1985 fondò la Congregazione delle Suore Missionarie di San Carlo Borromeo Scalabriniane, tre anni dopo aver fondato la Congregazione omologa maschile.

Anno giubilare dal 25 ottobre 2020 al 25 ottobre 2021

Di Suor Giuliana Bosini

Secondo la cronaca, quel 25 ottobre 1895, nella cappella episcopale di Piacenza, il Fondatore, Mons. Giovanni Battista Scalabrini, dopo la celebrazione eucaristica e la professione dei voti temporanei delle prime quattro missionarie donò il crocifisso alle suore che partivano per il Brasile, esclamando: “Ecco il vostro compagno indivisibile nelle escursioni apostoliche, il conforto, la forza e la vostra salvezza”.

125 anni dopo la nostra superiora Generale, Sr. Neusa de Fatima Mariano nel dare l’annuncio dell’anno giubilare ha detto che il suo auspicio è quello “di poter accogliere come tempo di grazia il grande Kairós (il tempo opportuno, n.d.r.) del nostro Dio per la nostra Congregazione”.

In questo giubileo vogliamo ricordare il nostro Fondatore, il Beato Scalabrini, i nostri co-fondatori P. Giuseppe Marchetti e M. Assunta Marchetti che con lui hanno condiviso l’ideale missionario nel mondo della mobilità umana. In questo anno giubilare riteniamo importante ricordare il bene ricevuto. Fare memoria è riannodarsi ai legami più forti, la memoria non è una cosa privata, è la via che ci unisce a Dio e agli altri, ci ha ricordato papa Francesco. Il nostro impegno vuole essere quello di lasciarci interrogare su ciò che Dio e l’umanità di oggi domandano, perché quest’anno possa essere un autentico Kairòs, un tempo di Dio ricco di grazie e di trasformazione.

Nella giornata solenne del 25 ottobre si è svolta la Celebrazione Eucaristica nel Duomo di Piacenza e la benedizione del segno commemorativo dei 125 anni. Per informazioni sull’operato delle Scalabriniane nel mondo si veda il loro sito: www. http://www.scalabriniane.org/

Per contattare la Comunità Suore Scalabriniane di Ludwigsburg: gmbosini@scalabriniane.piacenza.it

Quando il Covid-19 colpì suor Giuliana: il suo racconto