L’annuale pellegrinaggio dei cattolici di lingua italiana a Zwiefalten, Santuario barocco bellissimo immerso nella natura. Seguono due brevi resoconti della giornata, di Sonia Cussigh, referente della comunità San Martino a Stoccarda-Bad Cannstatt, e di Thomas Raiser, già referente pastorale a Waiblingen.
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Cresce la partecipazione a Zwiefalten
- Sonia Cussigh
Da diversi decenni le nostre comunità italiane della diocesi di Rottenburg-Stoccarda s’incontrano il lunedì di Pentecoste a Zwiefalten, una piccola località della Schwäbische Alb, dove si trova una bellissima Basilica dedicata alla Madonna. Nel 1988 l’allora vescovo Georg Moser regalò alle comunità italiane la “Statua della Madonna di Pompei”, statua che fu benedetta nel luglio 1988 da mons. Jürgen Adam, allora referente per le missioni straniere della nostra diocesi.
Da allora questa statua ha fatto il giro di tutte le nostre comunità e, ormai, è consuetudine che a Zwiefalten ogni anno venga fatto il passaggio da una comunità all’altra. Così anche quest’anno: la comunità di Ulm l’ha portata al Santuario Unserer lieben Frau e la comunità di Rottweil alla fine della giornata l’ha presa in consegna. Ora per un anno sarà ospitata nella Kapellenkirche a Rottweil, chiesa dove gli italiani del luogo celebrano abitualmente la S. Messa. In suo onore domenica 26 maggio verrà fatta una messa plurilingue a cui seguirà un rinfresco.
Quest’anno a Zwiefalten il vescovo ausiliare mons. Matthäus Karrer, assieme al parroco Schänzle e ai numerosi sacerdoti e missionari delle diverse comunità, ha celebrato in una chiesa gremita da più di 2.500 pellegrini una liturgia sentita e partecipata, resa ancor più festosa dal coro della comunità di Rottweil, diretto dalla collaboratrice pastorale Mariangela Mariano. Il parroco Schänzle e la sindaca Alexandra Hepp ci hanno dato il benvenuto sottolineando che per loro è un onore seguire lo spirito di San Benedetto da Norcia, che ha operato in questa zona, per il quale “accogliere l’ospite è un obbligo piacevole”. Nell’omelia mons. Karrer ci ha ricordato come poter seguire l’esempio di Maria, lei che per prima ha detto il suo sì a Dio ed è stata capace di meditare tutto quello che ha vissuto con Gesù nel suo cuore. Lei, donna dell’ascolto, donna che ha posto tutta la sua fiducia in Dio e ha saputo cogliere la missione che Lui le aveva affidato, ci aiuti a dire il nostro “Sì” anche nei momenti più difficili della nostra vita.
La festa poi è continuata sotto il grande tendone che le associazioni di Zwiefalten costruiscono ogni anno proprio in occasione di questo nostro pellegrinaggio. Diversi gruppi di bambini, ragazzi e adulti si sono esibiti con canti, balletti ed hanno contribuito a rendere anche il pomeriggio un momento di allegria e di scambio. Il lunedì di Pentecoste per noi è un’occasione per ritrovarci, per vivere un esperienza di fede e di amicizia, e ogni volta quando la giornata volge al termine ci lasciamo con un “arrivederci all’anno prossimo”.
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Il piacevole obbligo dell’ospitalità
- di Thomas Raiser
„In questi spazi ispirati allo spirito benedettino, l’ospitalità è per noi un piacevole obbligo“. Con queste parole Sigmund F. J. Schänzle, parroco responsabile dell’unità pastorale di Zwiefalter Alb, ha salutato i circa 2.500 pellegrini provenienti dalle 35 parrocchie di lingua italiana della diocesi di Rottenburg-Stoccarda, giunti nella valle di Zwiefalter Aach per l’annuale pellegrinaggio del lunedì di Pentecoste. Anche Alexandra Hepp, sindaco di Zwiefalten, ha dato un caloroso benvenuto ai fedeli di tutte le età, tra cui un gruppo di 40 bambini e giovani di Esslingen.
Dire „sì“ senza disperare
Nella sua omelia – tradotta in italiano da don Denis Mpanga – il vescovo ausiliare Matthäus Karrer si è soffermato su Maria, meravigliosamente visibile nell’aureola dorata di Zwiefalten, e ha invitato tutti ad affidarsi a lei in ogni cosa; è una che si lascia avvicinare. Da lei abbiamo potuto imparare cosa significa ascoltare: ascoltare ciò che Dio vuole dire per la nostra vita e poi viverlo ogni giorno. Con questo atteggiamento è possibile dire „sì“ anche nelle situazioni difficili, senza disperare. La Messa è stata celebrata anche da don Gregorio Milone, attualmente delegato per la pastorale di lingua italiana in Germania. Alla solenne liturgia ha partecipato anche Niels Materne di Ulm, uno dei diaconi recentemente ordinati. Nelle sue parole conclusive, il vescovo ausiliare Karrer ha invitato tutti a non mancare di partecipare alle prossime elezioni europee.
La statua a Rottweil per un anno
La statua della „Madonna di Pompei“ donata dal vescovo Georg Moser per le comunità italiane della diocesi è stata affidata questa volta alla comunità italiana di Rottweil, dove sarà ospite per un anno. Il pellegrinaggio è proseguito nel tendone allestito dalle associazioni di Zwiefalter, che hanno anche provveduto al catering. La domenica della solennità della Santissima Trinità (26 maggio), i membri delle parrocchie di lingua croata riempiranno la cattedrale di Zwiefalter e il tendone.
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La testimonianza di un pellegrino
- Fernando A. Grasso (Consiglio pastorale di Kempten)
Il 20 Maggio scorso, Lunedì di Pentecoste, noi della Missione cattolica italiana di Kempten ci siamo recati in Pellegrinaggio a Zwiefalten per venerare la Vergine Maria nel bellissimo Santuario di Nostra Signora, insieme a centinaia di pellegrini provenienti da ben 35 comunità cattoliche italiane della diocesi di Rottenburg/Stoccarda. Guidati dal nostro rettore, padre Bruno Zuchowski, siamo partiti da Kempten verso le nove e siamo arrivati a destinazione poco prima delle undici.
Giunti al grande spiazzo erboso dove è montato un enorme tendone, messo a disposizione dei pellegrini, ci siamo incontrati nel padiglione con il gruppo della Missione cattolica italiana di Ulm e Neu-Ulm e con il suo rettore, don Giampiero Fantastico e con altri gruppi di altre missioni, incontrati negli anni passati.
Ci siamo avviati quindi verso il bellissimo Santuario di Nostra Signora, dove, dopo una solenne processione con decine di sacerdoti, il vescovo, gli stendardi di numerose Missioni e gruppi di giovani, ha avuto luogo una magnifica celebrazione seguita da centinaia di fedeli. Suggestive e coinvolgenti le letture, il brano evangelico e l’omelia del vescovo, che ne è seguita. Il tutto tradotto anche in italiano.
Al termine del solenne rito, moltissimi pellegrini sono ritornati al grande tendone e hanno preso posto ai tavoli. Il pomeriggio è stato rallegrato da interessanti interventi, divertenti esibizioni e presentazioni da parte di gruppi di varie Missioni.