Da oltre tre decenni la comunità italiana, mirabellese e non, celebra la festa della Protettrice di Mirabella Imbaccari, grosso borgo della provincia di Catania situato sulle ultime pendici sud orientali degli Erei, gruppo montuoso della Sicilia centrale.
- di Toni Mazzaro
Grazie alla numerosa presenza di una comunità italiana, ben integrata ma anche molto legata alle proprie tradizioni religiose, nonostante qualche difficoltà la locale Missione cattolica italiana è riuscita a celebrare anche quest’anno la Festa della Madonna delle Grazie.
Quest’ormai tradizionale appuntamento, che si ripete da ben 39 anni ogni terza domenica di settembre, ha richiamato anche quest’anno un mezzo migliaio di credenti e curiosi. A voler fortemente questa festa furono i numerosissimi mirabellesi, operanti presso gli stabilimenti della Mercedes e residenti a Calw, Sindelfingen e Schönaich. La forte fede e l’attaccamento alla festa patronale di Mirabella spinsero il francescano siciliano padre Santo D’Accorso, allora direttore della Missione cattolica di Calw a negoziare con la diocesi di Rottenburg/Stoccarda il trapianto in terra sveva delle tradizioni religiose siciliane coinvolgendo ovviamente anche il vescovo di Caltagirone.
Fu così che padre D’Accorso nel 1985 ricevette luce verde sia per la processione del Cristo Morto (il Venerdì Santo) e sia per quella della Madonna, la terza domenica di settembre. Da allora, puntualmente ogni anno, mirabellesi e non, esprimono pubblicamente la loro fede popolare.
Anche per gli attuali parroci di Mirabella don Marco Casella e don Paolo Politi questa feste costituisce una grande occasione per riabbracciare i parrocchiani, ormai anche di terza generazione, residenti a Calw e dintorni. Importante sul piano religioso è poter vivere insieme, momenti di festa e di riflessione attraverso la meditazione e la preghiera. A fare da guida spirituale è il vescovo di Caltagirone, mons. Calogero Peri, che fin dal suo insediamento ha inteso seguire le orme del suo predecessore mons. Vincenzo Manzella.
Questi momenti religiosi sono importanti anche per il mondo politico, poiché costituiscono anche per l’amministrazione mirabellese una grande occasione per incontrare compaesani che costituiscono anche un importante bacino elettorale.
Di questo ne sono consapevoli i sindaci, i consiglieri comunali, anche tedeschi locali, e quest’anno anche Marco Falcone, neo-eletto al Parlamento europeo, originario di Mirabella di cui 30 anni fa, appena 21enne, ne risultò il più giovane sindaco eletto in Italia.
Quest’anno la festa della nostra comunità ha rischiato l’annullamento per l’inagibilità della chiesa di San Giuseppe per lavori in corso.
Fortunatamente, grazie agli ottimi rapporti ecumenici con il pastore protestante calvese, la funzione della domenica pomeriggio e la successiva processione per le vie del centro cittadino hanno potuto avere il tradizionale svolgimento. Per la verità è da decenni che alla Stadtkirche la processione italiana. Grazie poi alla disponibilità ecumenica tutte le funzioni, presiedute dal vescovo Peri, hanno potuto avere un regolare svolgimento. La processione con l’effigie della Madonna è stata accompagnata per le vie della città dalla banda musicale locale in segno di partecipazione attiva alle tradizioni della comunità italiana locale.