Donne di Chiesa parlano al C9. Dall’incontro di tre teologhe con il Consiglio dei cardinali è nato un libro di agile lettura, denso e accurato.
- di Paola Colombo
Che il tema donne e Chiesa sia “il tema” nella Chiesa cattolica lo dicono le relazioni emerse dal Sinodo, come anche il recente Instrumentum laboris del 9 luglio, con cui lavoreranno i sinodali e le sinodali nell’assemblea di ottobre. Il papa nei mesi scorsi ha voluto che il Consiglio dei cardinali (C9) ascoltasse la voce delle donne di Chiesa in una serie di incontri. Da questi sono nati dei libri: recentemente è uscito Donne e ministeri nella Chiesa sinodale, Ed. Paoline, a cura di Linda Pocher e con una prefazione di papa Francesco: “È una soddisfazione, per me – scrive il Papa – constatare come il programma proposto da suor Linda Pocher per la formazione del Consiglio dei cardinali sul tema donne nella Chiesa sia guidato da questo stesso principio” ovvero che la realtà è più importante dell’idea. Questo volume segue Smaschilizzare la Chiesa (cfr. CdI marzo ‘24), anch’esso frutto di un incontro di teologhe e un teologo con il C9. Su donne e Chiesa si scrive in maniera coraggiosa, un esempio recente è Le donne e il ministero ordinato, Ed. Queriniana 2024, a cura di A.Grillo, che contiene notevoli contributi di teologhe e teologi italiani. Donne e Chiesa dunque, una questione aperta e discussa: alcune Chiese locali chiedono espressamente il diaconato per le donne, altre invitano a riaprire la riflessione sul ministero ordinato, altre sono più caute. Questa è la Chiesa cattolica: ci sono diverse richieste che emergono dalla realtà e dal vissuto delle Chiese, incarnate in luoghi e genti. È un tema talmente sensibile e presente che papa Francesco lo ha cautamente delegato a un gruppo di lavoro esterno al Sinodo. In passato ben due commissioni si erano occupate di studiare teologicamente e pastoralmente il diaconato per le donne. Il tema è presente anche quando non se ne parla, rimbalza indietro quando lo si vorrebbe ignorare o liquidare.
E allora ben vengano libri come questo che, restituendoci quanto è stato detto nell’incontro del 5 febbraio fra tre teologhe e il C9 ci fa partecipi del dibattito teologico, pastorale, e di esperienze di Chiesa, ma anche della tensione e del conflitto esistenti. Ma “sostenere il conflitto all’interno di una comunità senza rompere la comunione è infatti segno di maturità umana e di capacità di dialogo” (p. 12).
Linda Pocher, curatrice degli incontri con il C9 e della collana, parte dalla concretezza della Chiesa come corpo di Cristo e in questo senso “è fondamentale (…) continuare a crescere nella capacità di riconoscere, rispettare e onorare la dignità e la sofferenza gli uni degli altri”. Fa una sintesi del dibattito sulla posizione del magistero rispetto all’esclusione delle donne dal ministero ordinato e sulla natura dello stesso. Il suo è un invito ad affrontare insieme il tema della natura del ministero ordinato e a pensare all’istituzione di nuovi ministeri. Il secondo contributo è quello della vescova anglicana Jo B. Wells che ripercorre il cammino, recente (le prime ordinazioni presbiteriali sono del 1994), che ha portato all’ordinazione diaconale, presbiteriale ed episcopale di donne. È molto interessante leggere come una Chiesa sorella possa tenere l’unità anche se non tutti sono d’accordo. Infatti trentatré province su quarantadue della Comunione anglicana ordinano le donne al sacerdozio.
Nel terzo contributo, Giuliva Di Berardino, liturgista, consacrata nell’Ordo Virginorum fa un excursus storico sulla ministerialità maschile e femminile nella tradizione sottolineando quanto sia necessario che “il lavoro pastorale compiuto dalle donne – laiche e consacrate – e dagli uomini laici venga adeguatamente riconosciuto, per il bene di tutta la comunità ecclesiale” (p. 11). Di Berardino racconta della sua non facile esperienza di responsabilità in comunità. Perché è una donna, viene da chiedere? A questi tre interventi rispondono l’arcivescovo di Boston Seàn P.O’Malley e quello di Luxembourg Jean-Claude Hollerich con prudenza e timore, segnando nel libro un evidente cambio di passo. Pocher, allora rilancia con degli interrogativi: “In che senso la struttura sacramentale della Chiesa è garantita dalla riserva maschile del ministero ordinato?” e ancora “Come possiamo valutare la converganza delle comunità ecclesiali in merito, p.e. all’ordinazione diaconale finché non viene data a tutti i credenti la possibilità di esprimersi liberamente in proposito?”.