Don Fausto Urgu – La sua scelta: l’impegno sacerdotale fra gli emigrati

833
Don Fausto Urgu

Deceduto don Fausto Urgu, a Wiesbaden il 13 aprile – di Padre Tobia Bassanelli, Delegato – “Io vorrei partire con lo stesso stato d’animo del missionario che parte in Africa e desidera spendere tutta la sua vita nella terra dove va ad evangelizzare. Vorrei cioè che la mia missione eventuale tra gli emigrati fosse lunga finché le forze me lo permetteranno”, così scrisse don Fausto Urgo in una lettera del 1973 al Delegato di allora, Giuseppe Clara. Nella mattinata del 13 aprile scorso si è spento nella sua abitazione don Fausto Urgu, per un improvviso malore mentre si preparava per essere accompagnato ad un controllo. Già da alcuni giorni non stava bene, e non solo a causa del diabete. Nato il 9 agosto del 1946 a Montecatini (Pistoia), don Fausto è stato ordinato sacerdote il 3.12.1972 ad Alessandria. In diocesi ha svolto il suo primo lavoro pastorale, come vice parroco a Felizzano (1972-1977). In Germania è arrivato nel 1977, alla Missione di Wiesbaden, come collaboratore di p. Mario Salon dal 15 settembre fino al primo aprile del 1980, quando la diocesi di Limburg lo nomina rettore. Oltre alla pastorale ordinaria, ha curato molto quella negli ospedali con le visite ai malati e nelle carceri a tanti giovani. La sua venuta in Germania non è stata per caso o per altri problemi, ma una scelta vocazionale. In una sua lettera del 1973 al Delegato, mons. Giuseppe Clara scriveva ancora: “Sono un giovane sacerdote, di origine sarda, molto interessato ai problemi dell’emigrazione. Già da chierico più volte mi recai in Svizzera e Germania per rendermi conto personalmente della situazione in cui si trovano gli emigrati. Ora sto pensando seriamente, direi di più, sto quasi per decidermi a vivere il mio impegno sacerdotale a servizio degli emigrati”. E così è stato. Anche dopo il suo pensionamento, avvenuto nel 2014, è rimasto come “Subsidiar” a Wiesbaden, aiutando successivamente i sacerdoti (Pfr. Stephan, p. Vincenzo e don Giuseppe). Un duro colpo per lui era stata la perdita della madre Maria nel febbraio del 1999. Una perdita che lo ha segnato per parecchi anni. La mamma lo aveva raggiunto da subito in Germania, abitava con lui, lo sosteneva e accompagnava nel suo generoso impegno sacerdotale. Nonostante i problemi di salute, don Fausto ha continuato a garantire la vicinanza ai parrocchiani, l’aiuto pastorale. Ha sempre avuto una ottima collaborazione con la parrocchia locale, curando personalmente i contatti con i colleghi non italiani ed entrando a far parte della Priestergemeinschaft locale. Il funerale ha avuto luogo venerdì 22 aprile, alle ore 17.00, nella chiesa St. Andreas di Wiesbaden (Aßmannshäuser Str. 11), la sua chiesa, vicino agli uffici e alla sede della Comunità italiana.