Bätzing: né scisma né chiesa nazionale. Cronaca della V assemblea del Synodaler Weg

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Apertura del primo giorno della V assemblea sinodale a Francoforte ©Synodaler Weg / MAXIMILIAN VON LACHNER / SYNODALER WEG

Dal 9 all’11 marzo si è svolta a Francoforte la V e ultima assemblea sinodale ma il processo di sinodalità continua. Cinque i testi approvati in seconda lettura, uno nuovo in prima lettura sulle misure contro l’abuso nella Chiesa nei confronti di donne, più il testo di preambolo che ha subito delle modifiche; è stato presentato inoltre il rapporto sul lavoro di elaborazione dell’abuso sessuale e si è costituita la commissione sinodale con l’elezione di venti membri che insieme a 27 vescovi, scelti dalla conferenza episcopale e a 27 persone, scelte fra i membri del Comitato centrale dei cattolici tedeschi, Zdk. La commisione avrà il compito di ultimare il lavoro lasciato incompiuto dal SW, come per esempio l’approvazione del testo sulla sinodalità „Consultarsi e decidere insieme“ e in tre anni dovrà portare alla costituzione di un consiglio sinodale, al quale il Vaticano ha opposto un deciso diniego. Questo „no“ avrà certamente delle conseguenze nella modalità di realizzazione di questo organismo.

Circa il celibato obbigatorio, il testo approvato dal SW, chiede al papa di rivedere l’obbligatorietà del celibato. Intanto come riporta il sito katholisch.de, papa Francesco in un’intervista al portale argentino Infobae, ha dichiarato che non è escluso la possibilità togliere l’obbligo del celibato, che questo è già possibile nella chiesa cattolica orientale e che non sarebbe una scelta motivata dalla mancanza di preti.

I testi votati sono il frutto di compromessi, emendamenti presentati dai vescovi, discussi e votati, prima di votare testo nella sua interezza. Queste mozioni hanno ammorbidito i testi, li hanno mitigati e in un certo senso depauperati nella loro ampiezza riformatrice per renderli accettabili, ai vescovi, ma anche alla dimensione universale del sinodo.


(11.03.2023) – Terza giornata al SW:

La seduta di sabato mattina comincia con un’ora di anticipo, all 8:00 per poter trattare i temi per i quali non c’era stato sufficiente tempo il giorno prima.

ore 11:40 – Approvato il testo propositivo di azioni „Le donne nei ministeri sacramentali: prospettive per un confronto nella Chiesa universale“.

Il testo apprivato ha recepito la mozione del vescovo di Fulda, Michael Gerber; nelle modifiche vengono eliminate alcune parti per concentrare il documento sul diaconato per le donne pur tenendo aperta la prospettiva per l’apertura a tutti i ministeri ordinati. Il testo inoltre impegna i vescovi a farlo conoscere e a difenderlo a livello di Chiesa universale. L’80,77% dei vescovi ha votato a favore, complessivamente il testo ha ottenuto il 93%65%, 12 contrari e 13 astenuti.

Esultanza e sollievo di alcune donne, laiche e religiose che hanno lavorato al testo. ©PCB

ore 9:10 – Approvato anche dai due terzi dei vescovi il testo propositivo di azioni „Come gestire la diversità di genere„.

Un lungo applauso ha salutato l’approvazione del testo, un applauso liberatorio che ha sciolto la tensione di un dibattito intenso e che è andato anche alla volta della conferenza episcopale, che ha votato a favore: 38 voti che corrispondono all’84,44% dell’episcopato, 7 contrari (15,56%), 13 astenuti. L’assemblea l’ha approvato invece con l’ampissima maggiornaza del 96,51%.

Il voto dei vescovi al testo sull’approccio alla diversità sessuale ©PCB

Nella presentazione del testo del prof. Andreas Lob-Hüdepohl ha sottolineato che l’obiettivo del testo è un approccio della diversità di genere che sia attenta alle persone e al loro vissuto. Il testo ha una lunga introduzione perché, essendo stato bocciato il testo base a settembre nella IV assemblea, era necessaria una lunga premessa per fondarlo argomentativamente. Le argomentazioni tengono conto anche delle acquisizioni delle scienze umane.

Andreas Lob-Hüdepohl cita “Created and loved“, il documento che la Conferenza episcopale australiana ha elaborato in merito alla diversità e che è stato ben accolto dalle persone, non solo credenti. Il vescovo australiano, Shane Anthony Mackinley, presente fra gli ospiti della V assemblea sinodale è invitato a parlarne brevemente prima del voto.

Nel dibattito che è seguito, il prof emerito Tiefensee ha ringraziato le persone transessuali e intersessuali fra i delegati che sono rimasti, nonostante la sconfitta del testo base: „Ich will mit euch Kirche sein“. 


L’assemblea dei compromessi?

(10.03.2023) – Seconda giornata al SW:

ore 20:15 il testo sulla sinodalità „Consultarsi e decidere insieme“ viene rinviato alla commissione sinodale.

Troppe le riserve espresse sul testo. Il 70,68% ritiene necessario prendere ancora tempo per migliorare il testo.

ore 18:00, approvato al 100% il testo in prima lettura sulle misure contro l’abuso su donne nella Chiesa.

L’assemblea ha ritenuto necessario procedere al voto di questo testo, perché non va sottovalutato l’abuso sessuale e quello spirituale sulle donne nella Chiesa. Donne come persone particolarmente vulnerabili. La superiora francescana Katharina Ganz ha ricordato p.e. le consorelle in Sudafrica, grate che in Germania si voglia dare questo tipo di impulso.

ore 17:45 Approvato all’unanimità (4 astenuti) il testo sulla prevenzione della violenza sessualizzata, intervento e trattamento degli autori di abusi nella Chiesa cattolica.

ore 15:30 Approvato il testo di prassi: benedizione di coppie che si amano.

Il testo è stato approvato a larga maggioranza, ha ottenuto anche la necessaria maggioranza dei due terzi dei vescovi. La benedizione di coppie che si amano, quindi anche di coppie omosessuali, non è il matrimonio, questo va sempre ricordato per evitare confusioni. La benedizione, è il dire bene davanti a Dio, dicono i sinodali durante la discussione in plenum del testo, discussione usata sempre prima di una votazione per esprimere la propria convinzione e il significato del documento oppure i motivi di contrarietà o di astensione.

 

ore 11:30 – Approvato il testo „Annuncio del Vangelo da parte di laiche e laici attraverso la parola e il sacramento“.

La votazione avviene dopo un lungo dibattito, una serie di votazioni di mozioni, fra cui la 48, quella del vescovo Karrer. A malincuore delle donne questa mozione è stata votata, quasi una conditio sine qua non, affinché il testo potesse essere approvato anche dai vescovi. Ricordiamo che in seconda lettura i testi necessitano la maggioranza dei due terzi dell’episcopato. Un testo di compromesso, hanno detto molte e molti sinodali, un piccolo passo in avanti, per alcune troppo timido. „è un bene che il testo sia stato approvato“ ha detto Maria Flachsbarth, presidente delle donne cattoliche tedesche, kfd, però ha aggiunto  „non sono contenta del testo“. Il testo consente alla donne di predicare nella celebrazione eucaristica, tuttavia sono rimasti fuori temi molto importanti per le donne, ha detto la suora francescana Katharina Ganz.

In particolare la mozione 48 del vescovo Karrer si riferisce: dove il testo parlava di esaminare le possibilità di rivitalizzare la confessione laica come pure la benedizione dei malati e di prendere in considerazione l’unzione degli infermi sarà presa è diventato che la riconciliazione deve essere teologicamente approfondita e considerata così come il collegamento e la distinzione con il ministero sacramentale della riconciliazione e la distinzione tra la benedizione degli infermi e il sacramento dell’unzione degli infermi.

Per Dorothea Sattler, portavoce del forum III, nel presentare il testo aveva detto quanto fosse importante approvarlo anche alla luce del sinodo universale 2021-2024. La teologa ha sottolineato la necessità di intensificare il dialogo con le altre chiese locali per discutere apertamente, ha auspicato una maggiore cooperazione internazionale della teologia e la fiducia reciproca. Già a Praga (Tappa continentale europe) la delegazione tedesca aveva sottolineato la centrale importanza di mantenere aperto il dialogo nella chiesa univerale, di un maggiore collegamento, un network, perché le questioni che il SW discute, pur nella specificità della sua modalità e dello stile, sono discusse anche nelle altre Chiese locali. Le questioni di merito sono le stesse, il metodo non deve essere identico, si può sintetizzare.

Cosi ha risposto alla nostra domanda circa l’importanze dell’approvazione di oggi anche a livello di discorso della Chiesa universale:

„È molto importante aver ottenuto l’approvazione del testo questa mattina, che alle donne esperte in teologia venga riconosciuta la loro autorevolezza e che possiamo predicare la parola del Vangelo di Cristo con competenza. È importante che i vescovi sostengano questo testo, perché è anche importante che i carismi delle donne siano percepiti e rispettati nelle comunità. Sono grata per l’approvazione del ministero della predicazione per donne competenti e preparate. Sono anche fiduciosa che in questo processo di consultazione, insieme ai vescovi, saremo in grado di esaminare la partecipazione delle donne anche nella progettazione delle celebrazioni sacramentali, e come questo possa essere. Sono grata di aver raggiunto questo risultato, che non è stato facile, ma che stiamo semplicemente portando nel contesto della Chiesa mondiale. Vogliamo questa rete a livello universale e vogliamo portare questi argomenti, che sono la linea di fondo del nostro forum, ma anche la linea di fondo del percorso sinodale che portiamo dalla Germania all’intero processo di discussione della Chiesa mondiale.

Sull’arte del compromesso

Tuttavia Irme Stetter-Karp, presidente della ZdK, e membro della presidenza del SW, ha fatto presente che questa modalità di intervenire sui testi all’ultimo momento „è una dinamica non sana“ e „strapazza la disponibilità“ al compromesso. Un appello ai vescovi è venuto anche dal presidente della Dbk, mons. Georg Bätzing, richiamando i vescovi al senso di responsabilità, e suggerendo quasi l’opzione di astensione piuttosto che cassare un testo, soprattutto quando alcuni di loro per tutta la durata del lavoro sui documenti nei forum, non sono mai intervenuti, né si sono esposti alla discussione e al confronto.

Nella conferenza stampa che è seguita, Beate Gilles, segretario generale della DBK, ha ribadito questo aspetto, „es geht um das Ganze“, ovvero non si tratta di un testo, che è un compromesso, ma si tratta del tutto, non solo del SW ma del del sinodo universale ed è importante „Brücke zu schlagen“, gettare ponti.

Sinodali si abbracciano dopo l’approvazione del testo sull’annuncio del Vangelo ©Paola Colombo (PCB)

(09.03.2023) – Prima giornata al SW:

Ore 21:00  – Performance verantwort:ich nel Kaiserdom di Francoforte. Una performance artistica con danza, musiche orginali, canto e letture, che hanno inscenato intensamente e in maniera toccante, il dramma degli abusi, l’invisibilità delle vittime, il velo di isolamento che rendeva muta la loro sofferenza, e la svolta della presa di coscienza da parte della Chiesa.

Performance „Verantwort:ich“ im Dom. Die künstlerisch-existenzielle Performance will ein Zeichen der Verantwortungsübernahme für eine Veränderung in Haltung und Handeln in der katholischen Kirche setzen.
Künstlerische Umsetzung der Performance: Andrea-Elisabeth Lutz
FOTO: MAXIMILIAN VON LACHNER / SYNODALER WEG

I sinodali, in particolare nelle parole del segretario generale della Dbk, Beate Gilles, hanno duramente criticato come assurda la definizione della performance come satanica da parte del movimento conservatore maria.01

Approvati nel pomeriggio in seconda lettura due testi: quello sulla dimensione esistenziale del sacerdote e quello sul celibato.

I delegati hanno votato per chiedere a Papa Francesco di „riesaminare il legame tra la concessione dell’ordinazione e l’obbligo del celibato“. Una formulazione più ampia è stata respinta con una maggioranza di due terzi; questa chiedeva direttamente al Papa di revocare il celibato obbligatorio.

 


(07.03.2023) – Dal 9 all’11 marzo si svolge a Francoforte la quinta assemblea sinodale, l’ultima di questo progetto, (la prima assemblea si era tenuta nel gennaio 2020) ma che non chiude il cammino in sé perché sarà portato avanti da un consiglio sinodale, fermamente osteggiato dal Vaticano, anche recentemente nell’intervento del nunzio apostolico, il croato Nikola Eterović, intervenuto alla conferenza episcopale che si è tenuta a Dresda (27 febb.-2 mar.)

– di Paola Colombo –

Questo sinodo è nato dalla crisi dello scandalo degli abusi e si è chiesto quali possano essere i motivi che favoriscono l’abuso e il suo occultamento. Certamente gli abusi sessuali ci sono anche fuori la Chiesa: laddove ci sono strutture di potere non orizzontali, ma verticali, verticiste, si insinua il rischio di abuso di potere e l’abuso sessuale è un tipo di abuso di potere. Lo vediamo nella società, nello sport, nel mondo del lavoro, nel mondo dell’associazionismo. Questa considerazione non serve a relativizzare la gravità dell’abuso nella Chiesa, semmai a mostrare quanto il lavoro di elaborazione che sta facendo la Chiesa in Germania sia fondamentale e possa fungere da esempio. Accanto a questo il SW si è occupato anche della situazione esistenziale del sacerdote, della questione donne nella Chiesa e nei ministeri, della morale sessuale, temi che peraltro erano sul tavolo del sinodo di Würzburg (1971-1975).


Al sito www.synodalerweg.de si trovano i testi anche in italiano


Perché il SW? Tutto ciò, a partire dalla questione paradigmatica della crisi degli abusi, impone alla Chiesa di lavorare sulla sua credibilità, oggi, al fine di far arrivare il Vangelo a tutti e per tutti. Anche la realtà che viviamo ci interroga, il fatto che la gente esca dalla Chiesa in Germania, ma anche in Italia e altrove, ci interroga; che i giovani, e non solo loro, non si trovino più a casa nella Chiesa, tutto questo ci interroga e non ha a che fare con l’„inseguire le mode“ ma con la comprensione della realtà, come ci ha indicato il Vaticano II. Allora occorre avvicinarsi al vissuto delle persone, cercare la collaborazione delle scienze umane e naturali non per farsi dettare l’agenda del come fare, ma per elaborare una teologia, anzi più teologie, che riconcilino la realtà di uomini, donne, oggi con il messaggio evangelico. Il SW sta facendo questo e inoltre, in questi tre anni, ha fatto pratica di sinodalità, di cammino insieme. Il SW poi è inserito nell’orizzonte più ampio del Sinodo 2021-2024, voluto da papa Francesco, per mettere in moto un processo di rinnovamento nella Chiesa e per favorire il dialogo fra le Chiese locali.


Il 7 marzo diversi gruppi cattolici italiani hanno inviato una lettera al SW. Scaricala cliccando sotto:

2023-Lettera-dei-gruppi-italiani-a-sostegno-del-Cammino-sinodale-della-Chiesa-cattolica-in-Germania


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Sulla quarta assemblea sinodale, (08-10 settembre 2022): Il cammino sinodale in Germania nell’orizzonte del sinodo universale | Delegazione-mci

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