Il 15 Aprile scorso, dopo una forzata pausa biennale dovuta alla terribile pandemia, che, peraltro, non accenna a fermarsi, la Mci di Ulm e Neu-Ulm ha ripreso la tradizionale commemorazione della Passione del Signore.
di Paolo Franco
A questa sempre commovente e coinvolgente Via Crucis, svoltasi con un tempo piuttosto primaverile, animato da una leggera brezza, hanno partecipato numerosi fedeli italiani, tedeschi e di altre origini, provenienti da diverse città – anche distanti – della Baviera e del Baden-Württemberg. Alcune decine i devoti provenienti da Kempten e Memmingen, erano coordinati da p. Bruno Zuchowki, rettore delle Missioni di Augsburg e Kempten, dalla segretaria, Pina Baiano-Polverino e da altri membri del consiglio pastorale. Meraviglioso era il nuovo stendardo con l’effige della Vergine, Regina della pace, fatto allestire in Polonia e portato da Sabino Scarvaglieri e da qualche altro volontario durante il lungo tragitto della rievocazione.
L’immagine della Madonna, Regina della pace, era impressa anche nei foulard di molti partecipanti. Particolarmente calorosa è stata l’accoglienza da parte del “padrone di casa”, don Giampiero Fantastico, rettore delle Missioni di Neu-Ulm e di Ulm, che ha presentato e introdotto la cerimonia, facendo gli onori di casa anche all’illustre ospite, mons. Bertram Meier, vescovo di Augsburg. Sul palco, allestito davanti al municipio di Neu-Ulm, c’erano don Fantastico, padre Zuchowski, altri sacerdoti, tra i quali uno ucraino, e i borgomastri di Neu-Ulm e Ulm. Don Giampiero ha salutato anche una pastora presente tra il pubblico, che è stata applaudita dai presenti. Dopo il saluto e l’introduzione alla rievocazione da parte di don Fantastico, seguito dal saluto in tedesco della borgomastra di Neu-Ulm e di un breve intervento del sacerdote ucraino nella sua lingua, c’è stato il molto apprezzato saluto in lingua italiana del vescovo. Mons. Meier ha anche ringraziato il parroco ospitante, e si è detto lieto di avere nella sua diocesi un sacerdote così “fantastico”, non solo di nome.
Durante il percorso alle varie stazioni, si sono recitate preghiere e intonati canti, in italiano, in tedesco, e quest’anno anche alcuni in ucraino, croato, polacco, come pure un bel canto alla Madonna, in spagnolo. Sempre molto suggestiva è soprattutto l’ultima stazione, la crocifissione nel piazzale del Duomo di Ulm. Al termine del rito don Fantastico, ringraziando gli organizzatori e i protagonisti della rievocazione, ha invitato i presenti a concludere l’incontro con l’invocazione a Maria, Regina della pace con le parole in latino “Maria, dona nobis pacem!”, invocazione che mons. Meier ha tradotto anche per i tedeschi, chiedendo ai presenti di recitarla e intonarla tre volte a voce alta. Al termine della cerimonia la brezza primaverile, salita nel frattempo d’intensità, faceva sventolare i teli che pendevano dalla croce mentre la luna piena, particolarmente luminosa, sembrava guardare la scena dall’alto annuendo.