Donne bibliche – Tamar: imbrogliata, violentata e abbandonata

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Tamar and Amnon
Tamar e Amnon, autore ignoto. Fonte: commons.wikimedia.org

L’esegeta americana Phyllis Trible ha definito diversi passaggi della Bibbia come “testi di terrore” perché si tratta di testi dove vengono violentate o uccise donne senza che gli autori della Bibbia o i personaggi letterari che ne sono protagonisti, esprimano un moto di disgusto o un giudizio negativo.

Uno di questi testi è senza dubbio quello che racconta la storia di Tamar, figlia del re Davide, e del suo fratellastro e successore al trono, Amnon.

Amnon desidera ardentemente Tamar, ma lei era ancora molto giovane e soprattutto ancora vergine. La Bibbia descrive Amnon – quasi per giustificarlo – come afflitto da un grande “mal d’amore”, che per risolvere la situazione decide di fingersi malato per attirare Tamar a casa sua. Il piano funziona. Amnon manda via tutti i servi e convince Tamar a portargli il cibo in una stanza sul retro della casa. Lì prova avere un rapporto sessuale con lei che si ribella e gli fa notare quali terribili conseguenze lo stupro avrebbe su di lei: non avrebbe più potuto sposarsi legalmente. Tamar quindi suggerisce ad Amnon di legalizzare l’atto sessuale sposandola: infatti il loro padre avrebbe potuto permettere un matrimonio tra fratelli.

“Ma lui – si legge nel testo biblico – non volle ascoltare la sua voce. Ed egli la sovrastò, le fece violenza ed ebbe con lei un rapporto sessuale. Ma poi Amnon iniziò ad odiarla con un odio molto grande.” (2Sam 13,14-15) E così, dopo aver appagato le sue voglie, Amnon fa gettare sua sorella in strada. Tamar è sconvolta, si sparge di cenere sulla testa, si strappa il vestito e se ne va urlando, ma nessuno è lì per starle vicino e nemmeno per aiutarla. Davide è arrabbiato per quello che è successo, ma non fa nulla, “amava infatti [Amnon] perché era il suo primogenito” (2Sam 13, 21). Il successore maschio era molto più importante di una giovane figlia femmina.

La narrazione presenta situazioni che restano irrisolte. Naturalmente ci si aspetterebbe una chiara presa di posizione da parte del testo biblico, cosa che purtroppo non c’è. Ma raccontando questi atti terribili la Bibbia invita anche oggi per lo meno a non rimanere in silenzio.