Convegno nazionale: Comunità in cammino. Il futuro delle missioni italiane in Germania tra fede e corresponsabilità

150
©https://www.scj.de/unsere-haeuser/neustadt

In un tempo in cui la diminuzione del numero di presbiteri interpella profondamente la Chiesa cattolica, il Convegno nazionale 2025 della Delegazione MCI intende aprire uno spazio di riflessione sul presente e sul futuro delle comunità cattoliche italiane in Germania. Il tema non è solo quantitativo, ma qualitativo: riguarda il modo in cui le comunità cristiane vivono la propria vocazione, il loro rapporto con il ministero ordinato e la capacità di assumere responsabilità condivise.

  • di Paola Colombo

Il convegno di quest’anno „Comunità in cammino. Il futuro delle missioni italiane in Germania tra fede e corresponsabilità si svolgerà dal 24 al 26 novembre nello Herz-Jesu-Kloster di Neustadt an der Weinstrasse, la casa dehoniana immersa nei boschi di castagni in una località circondata da vigne nel land Renania Palatinato. Il Convegno è un appuntamento annuale organizzato dalla Delegazione delle comunità e missioni cattoliche italiane in Germania per il personale pastorale assunto: presbiteri, religiose e religiosi, collaboratrici e collaboratori laici.


Scarica il programma: volantino convegno nazionale 2025


Il tema del Convegno nazionale 2025

La figura del presbitero, con il suo ruolo e le sue difficoltà, è al centro della riflessione del relatore, prof. Giovanni Frausini, autore del recente volume Preti usa e getta? In molte realtà, si avverte l’urgenza di ripensare il rapporto tra sacerdoti e laici, soprattutto laddove questi ultimi sono chiamati a ruoli di responsabilità pastorale.

Un aspetto ancora presente in alcune realtà è una visione del ministero presbiterale che tende a concentrare la guida pastorale in un’unica figura, con il rischio di ridurre il ruolo dei laici a quello di semplici esecutori, più che di collaboratori adulti e corresponsabili. Sebbene il Concilio Vaticano II abbia offerto una visione teologica più ampia e inclusiva, la piena attuazione di questo orientamento richiede ancora un cammino condiviso e paziente. Intorno a queste tematiche ruoterà l’intervento del prof. Salvatore Loiero.

All’interno delle comunità italiane in Germania, questo si traduce talvolta in una valorizzazione non sempre piena del contributo degli assistenti pastorali laici, il cui ruolo rischia di non essere riconosciuto nella sua ricchezza e specificità. Eppure, proprio loro — insieme ai missionari e al personale assunto — sono chiamati ad aiutare le comunità a camminare in modo sinodale, a valorizzare le diverse ministerialità. A tal proposito Cinzia Ficarra e Iñaki Blanco Pérez, referenti pastorali, ci porteranno la testimonianza della loro ministerialità.

Il Sinodo 2021–2024 ha delineato un percorso che interpella profondamente le nostre comunità: siamo chiamati a diventare sempre più responsabili, capaci di autonomia e di collaborazione. Ma soprattutto, siamo invitati a vivere la sinodalità non come un evento straordinario, bensì come uno stile permanente della Chiesa.

Essere Chiesa sinodale significa camminare insieme, ascoltarsi reciprocamente, condividere scelte e responsabilità. È uno stile che richiede fiducia, maturità relazionale e apertura al confronto, anche quando questo comporta il rischio del conflitto. Per questo, la formazione permanente, spirituale e umana, diventa una leva fondamentale, capace di accompagnare le persone e le comunità nella crescita e nella corresponsabilità.

In questo orizzonte, anche il ministero ordinato è chiamato a rinnovarsi. Non può chiudersi nel sovraccarico burocratico o nell’isolamento operativo, ma deve riscoprire la sua vocazione al servizio, alla prossimità, all’ascolto. Deve saper guardare ai bisogni concreti della comunità e alla realtà che la circonda, in una prospettiva missionaria e aperta.

Solo così potremo costruire una Chiesa che cammina insieme. Una Chiesa che non ha paura di affidarsi, di condividere, di lasciarsi provocare. Una Chiesa sinodale, in uscita, capace di generare vita.

Chi sono i relatori del Convegno nazionale 2025

(in ordine di intervento al convegno)

IÑAKI BLANCO PÉREZ (1983), è nato a Bilbao, in Spagna e lavora dal 2015 nella pastorale cattolica a Hanau. Durante la sua formazione come referente pastorale ha prestato servizio a Großauheim, nella parrocchia e nella pastorale ospedaliera di Hanau. Dal 2017 è impegnato come referente per la Citypastoral di Hanau e nella comunità di lingua spagnola. Prima del suo servizio nella diocesi di Fulda, ha studiato teologia e filosofia a Salamanca, Tubinga e Würzburg. A Saragozza è stato per cinque anni insegnante di filosofia e religione e cappellano scolastico. A Hanau è il referente per tutte le questioni che riguardano i cattolici di lingua spagnola. Come referente della Citypastoral, uno dei suoi principali ambiti di lavoro è l’annuncio “in strada”. Nel suo servizio e nella Chiesa attribuisce particolare importanza alla gentilezza, all’ospitalità, alla diversità, al dialogo e alla presenza pubblica. È sposato e ha due figlie.

SALVATORE LOIERO, nato nel 1973 ad Aschaffenburg (D), ha nazionalità italiana e tedesca. Ha studiato teologia alla Otto-Friedrich-University di Bamberga, dove ha discusso nel 2005 la sua tesi di dottorato in Teologia fondamentale e Teologia ecumenica. Ha collaborato con l’Università di Bayreuth (dipartimento di Teologia cattolica), l’Università Cattolica Eichstätt Ingolstadt (facoltà di Teologia) dove nel 2009 ha ricevuto l’abilitazione in Teologia pratica. Dal 2013 al 2023 è stato professore di Teologia pastorale, Pedagogia religiosa e Omiletica presso la sezione germanofona dell’Università di Friburgo (Svizzera). È stato ordinato sacerdote nel 2015 (diocesi di Lausanne-Genève-Fribourg). Dal 1° settembre 2023 Loiero è professore di Teologia pastorale all’Università Paris-Lodron di Salisburgo. Si legga anche: Il compito di diventare una Chiesa in uscita: lo spazio dell’ospitalità con al centro l’arricchimento reciproco | Delegazione-mci

CINZIA FICARRA, originaria di Capo d’Orlando (ME), è nata a Messina il 19 febbraio 1977. Ha compiuto gli studi teologici presso la Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia “San Giovanni Evangelista” di Palermo. Ha svolto il Praktikum a Tübingen e la formazione (Ausbildung) nella diocesi di Rottenburg-Stuttgart. Attualmente è in servizio presso la diocesi di Rottenburg-Stoccarda come Pastoralreferentin per le comunità cattoliche italiane di Stoccarda San Giorgio e Buon Pastore. Si legga anche: Cinzia Ficarra: „Essere testimoni, senza paura“ | Delegazione-mci

GIOVANNI FRAUSINI (1951) è laureato in Medicina e Chirurgia con specializzazione in Psicologia. È presbitero della diocesi di Fano e dopo essersi rivolto agli studi scientifici, ha conseguito la Licenza in Teologia dell’Evangelizzazione nella Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna (Bologna) e il Dottorato in Teologia con specializzazione Liturgico-Pastorale all’Istituto di Liturgia Pastorale S. Giustina (Padova). Attualmente coniuga il ministero
pastorale con l’insegnamento di Liturgia e di Teologia Sacramentaria all’Istituto Teologico Marchigiano. Tra le sue pubblicazioni: “Il sacramento dell’Ordine. Dacci oggi il nostro pane degli apostoli” (2017), “La fabbrica dei preti. Una proposta nuova, anzi antica, per le vocazioni al ministero” (2017) “La teologia dei sacramenti dell’ordine nell’iter di revisione postconciliare dei riti di ordinazione” (2019) e “Preti usa e getta?” (2025).

Modera il Convegno Nazionale: Paola Colombo – Responsabile di formazione e giornalista
(Ufficio Documentazione e Pastorale UDEP, Delegazione)