Circolare nr. 10/2020

1368

Francoforte sul Meno, 9 ottobre 2020

Carissimi,

con il nostro Convegno Nazionale della scorsa settimana, in videoconferenza per i noti limiti imposti dal coronavirus, abbiamo inaugurato ufficialmente il nuovo anno pastorale. Non sarà un anno facile, lo abbiamo già capito tutti. Sicuramente più impegnativo. Non sarà brillante come gli anni precedenti, dietro ci sarà maggiore fatica, maggior fantasia e inventiva, per dare ugualmente visibilità alla Parola che salva, al popolo di Dio sempre in cammino.

Un convegno di svolta
Non entro nei dettagli del Convegno Nazionale delle nostre Comunità, tenuto in videoconferenza, da lunedì 28 settembre a venerdì 2 ottobre, con due sessioni quotidiane di due ore ciascuna, sui temi del IV Foro del Synodaler Weg della Conferenza Episcopale Tedesca, quelli della sessualità, dei rapporti interpersonali, della vita di coppia. Trovate le registrazioni delle sessioni sul sito tonino.de e tutte le relazioni presto sul sito della Delegazione. Una sintesi viene presentata anche sul Corriere d’Italia di questa settimana, a cura di Paola Colombo, la direttrice dell’Ufficio Udep, che ha moderato i lavori. Allego la mia relazione, che assieme agli interventi dei Coordinatori di Zona ha aperto il dibattito conclusivo, per trarre alcune conclusioni pratiche da proporre alle Comunità. La modalità è stata una assoluta novità, per me molto ben riuscita, sia dal punto di vista tecnico, a cura del Consigliere Caponegro Antonio, che da quello contenutistico, con la partecipazione di noti e qualificati relatori. Modalità che ci accompagnerà per tutto l’anno pastorale e nel prossimo futuro, e che ha avviato anche quel progetto di digitalizzazione della Delegazione e delle Comunità presentato nella mia relazione. La partecipazione è stata buona, ma poteva essere molto maggiore. Perché così non è stato? Paura della novità? Impreparazione tecnica? Pigrizia? Nelle prossime settimane cercherò di avere una risposta.

Premio della Chiesa tedesca contro la xenofobia e il razzismo
Martedì 8 settembre 2020 è stato reso noto il nuovo bando del premio della Chiesa tedesca contro la xenofobia ed il razzismo. La Chiesa vuol premiare i fedeli che si contrappongono a quanto non rispetta la dignità umana. Razzismo e xenofobia non sono compatibili con la fede cristiana. La Chiesa intende inoltre con questo premio promuovere una rispettosa convivenza con le persone d’altra provenienza linguistica, culturale o religiosa. Il premio, dotato di 10.000 euro, suddivisibili fino a tre vincitori, promosso per la prima volta nel 2015 dalla Commissione Migrazione, giunge alla quarta edizione. Candidature e proposte possono essere presentate per e-mail fino al 30 novembre 2020 presso il segretariato della Conferenza Episcopale tedesca (preis-gegen-fremdenfeindlichkeit@dbk.de). Materiale divulgativo come informazioni sono disponibili al sito www.dbk.de/katholischer-preis-gegen-fremdenfeindlichkeit-und-rassismus. Manifesti e pieghevoli si possono ordinare gratuitamente al sito www.dbk.de, alla voce pubblicazioni (Rubrik Publikationen). Allego il bando del premio, che prevede candidature di singoli cattolici, come di gruppi e di iniziative ecclesiali. L’importante che a monte ci sia sempre motivazione di fede. Cerchiamo di farlo conoscere nei nostri ambienti di lavoro.

Il Papa: “Cambiare il modo di vedere e raccontare la migrazione”
Giovedì 10 settembre Papa Francesco ha ricevuto in Vaticano i partecipanti al progetto europeo “Snapshots from the Borders” (Voci ed esperienze dai confini), guidati dal Sindaco di Lampedusa e Linosa. “Lo scenario migratorio attuale è complesso e spesso presenta risvolti drammatici – ha tra l’altro detto ai presenti -. Le interdipendenze globali che determinano i flussi migratori sono da studiare e capire meglio. Le sfide sono molteplici e interpellano tutti. Nessuno può rimanere indifferente alle tragedie umane che continuano a consumarsi in diverse regioni del mondo. Tra queste ci interpellano spesso quelle che hanno come teatro il Mediterraneo, un mare di confine, ma anche di incontro di culture”. Dopo aver ricordato l’incontro a Bari con i vescovi del Mediterraneo il 23 febbraio 2020 ha continuato: “Di fronte a queste sfide, appare evidente come sono indispensabili la solidarietà concreta e la responsabilità condivisa, a livello sia nazionale che internazionale. L’attuale pandemia ha evidenziato la nostra interdipendenza: siamo tutti legati, gli uni agli altri, sia nel male che nel bene. Bisogna agire insieme, non da soli. È anche fondamentale cambiare il modo di vedere e raccontare la migrazione: si tratta di mettere al centro le persone, i volti, le storie. Ecco allora l’importanza di progetti, come quello da voi promosso, che cercano di proporre approcci diversi, ispirati dalla cultura dell’incontro, che costituisce il cammino verso un nuovo umanesimo. E quando dico ‘nuovo umanesimo’ non lo intendo solo come filosofia di vita, ma anche come una spiritualità, come uno stile di comportamento”.

Aschaffenburg: fra Nicola succede a fra Alberto
L’iniziatore della presenza in Germania della Comunità Francescana di Betania, fra Alberto Onofri, lunedì 21 settembre è rientrato in Italia. Aveva iniziato nel 2009 con altri fratelli e sorelle alla guida della Missione italiana di Würzburg, passando poi nel 2013 nell’ex-convento dei cappuccini di Aschaffenburg. Per alcuni anni era stato anche membro del Consiglio di Delegazione, compito che poi ha preferito lasciare per nuovi incarichi nell’Istituto. Il suo nuovo impegno pastorale è a Verona, come cappellano del carcere, una attività che aveva svolto già precedentemente. Gli succede come superiore della Comunità di Aschaffenburg fra Nicola, da sei anni in Germania e suo vicario, con la passione del giardinaggio. “C’è un forte elemento di continuità per tutti i progetti portati avanti insieme – dice nell’intervista a Paola Colombo pubblicata qui sul sito della Delegazione – ovviamente in tutto questo ci metto poi la mia sensibilità, creatività e personalità. Penso che la sfida più bella ma anche la più faticosa sarà quella di creare tutte le dinamiche che favoriscono un clima di comunione perché il nostro compito primario è quello di essere una famiglia e attraverso questa famiglia annunciare il Vangelo”. Il carisma della Comunità è l’accoglienza e la preghiera, come si può leggere sul sito di presentazione https://www.fgbaschaffenburg.de/wir-uber-uns/. Tutta la Comunità lavora anche per le due Missioni di Würzburg e Aschaffenburg, ma la persona assunta per la pastorale con gli italiani è sor. Nany Tomasini, vice-coordinatrice della Zona Centro.

L’Enciclica „Fratelli tutti“ e le migrazioni
Firmata dal Papa ad Assisi sulla tomba di San Francesco il 3 ottobre e resa pubblica il giorno dopo domenica 4, l’enciclica sociale “Fratelli tutti” (vai qui per scaricare il testo integrale o solo le parti dedicate ai flussi migratori) ripropone i temi più cari a Papa Francesco, tra cui quello dei flussi migratori, cui dedica bel 14 paragrafi. In essi riprende molti precedenti interventi. Ecco alcune citazioni. “Molti fuggono dalla guerra, da persecuzioni, da catastrofi naturali. Altri, con pieno diritto, sono alla ricerca di opportunità per sé e per la propria famiglia. Sognano un futuro migliore e desiderano creare le condizioni perché si realizzi”. “Coloro che emigrano sperimentano la separazione dal proprio contesto di origine e spesso anche uno sradicamento culturale e religioso. La frattura riguarda anche le comunità di origine, che perdono gli elementi più vigorosi e intraprendenti, e le famiglie, in particolare quando migra uno o entrambi i genitori, lasciando i figli nel Paese di origine”. “Di conseguenza, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra». «Le migrazioni costituiranno un elemento fondante del futuro del mondo. Ma oggi esse risentono di una perdita di quel senso della responsabilità fraterna, su cui si basa ogni società civile”. “Comprendo che di fronte alle persone migranti alcuni nutrano dubbi o provino timori. Lo capisco come un aspetto dell’istinto naturale di autodifesa. Ma è anche vero che una persona e un popolo sono fecondi solo se sanno integrare creativamente dentro di sé l’apertura agli altri”. “L’arrivo di persone diverse, che provengono da un contesto vitale e culturale differente, si trasforma in un dono, perché quelle dei migranti sono anche storie di incontro tra persone e tra culture: per le comunità e le società in cui arrivano sono una opportunità di arricchimento e di sviluppo umano integrale di tutti”. “In Argentina, la forte immigrazione italiana ha segnato la cultura della società, e nello stile culturale di Buenos Aires si nota molto la presenza di circa duecentomila ebrei. Gli immigrati, se li si aiuta a integrarsi, sono una benedizione, una ricchezza e un nuovo dono che invita una società a crescere».

Il patto educativo del Vaticano
La Congregazione per l’Educazione Cattolica informa che riprendono le iniziative del «Global Compact on Education»: il 15 ottobre 2020 un incontro virtuale aperto dal messaggio di Papa Francesco. Nel maggio 2020 avrebbe dovuto svolgersi il Global Compact on Education, il Patto promosso da Papa Francesco per generare, attraverso l’educazione, un cambiamento di mentalità su scala planetaria. La pandemia, che ha costretto ad annullare l’evento, ha reso l’appello del Santo Padre ancora più stringente: serve unire gli sforzi per la casa comune, affinché l’educazione sia creatrice di fratellanza, pace e giustizia. Per questo, il 15 ottobre 2020 alle ore 14.30 (GMT+2), si terrà un incontro virtuale, aperto a tutti e in diretta sul canale Youtube di Vatican Media, durante il quale sarà trasmesso un videomessaggio di Papa Francesco, insieme a testimonianze ed esperienze internazionali, per guardare oltre con creatività. L’evento è organizzato dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica, a cui fanno riferimento 216 mila scuole cattoliche, frequentate da oltre 60 milioni di alunni, e 1.750 università cattoliche, con oltre 11 milioni di studenti. Maggiori informazioni sul sito www.educationglobalcompact.org

La Cei e l’iniziativa UE sulle migrazioni
“È significativo che la Commissione europea si stia muovendo”. Così mons. Stefano Russo, segretario generale della Cei, durante la conferenza stampa a chiusura del Consiglio permanente dei vescovi italiani ha risposto alle domande dei giornalisti in materia di immigrazione, e in particolare alla proposta del superamento del regolamento di Dublino. “È una cosa buona che il tema dell’accoglienza dei migranti venga affrontato non solo in via di principio, ma con cose concrete”, ha proseguito Russo: “È necessario che sia l’Europa intera a prendersi cura dei migranti. Il superamento di Dublino è interessante, può essere migliorato. La cosa importante è che è un percorso che continua e che ci sia la volontà di arrivare soluzioni condivise”. Secondo il segretario generale della Cei, inoltre, “è importante l’affermazione di principio per cui le persone che vanno per mare vanno comunque accolte. Quello dell’accoglienza responsabile è un tema da approfondire, così come i tempi giusti per valutare le diverse situazioni”. Riguardo alla proposta di togliere le sanzioni a quelle Ong che soccorrono le persone in mare, Russo ha commentato: “Anche le Ong svolgono un ruolo importante, se partecipano all’interno di un progetto e di un programma, così come tutti coloro che accolgono responsabilmente. Se alcune deviazioni ci sono state, e ci sono, sono legate a interessi e vanno attenzionate e risolte, se ci si prende cura in modo condiviso dell’accoglienza, e non solo da parte dei Paesi più prossimi”, informa Migrantes Online.

Scalabriniane: 125 anni di fondazione
Le Suore Missionarie di S. Carlo Borromeo, meglio note come Scalabriniane, il 24 e il 25 ottobre 2020 festeggiano a Piacenza, dove è la loro sede provinciale, il giubileo dei 125 anni di fondazione. Il programma prevede durante il giorno di sabato diverse visite: alla cappella dell’episcopio, luogo della fondazione; al museo storico delle Suore Missionarie Scalabriniane; al santuario della Beata Vergine del Castello, Rivergaro, e alla città di Piacenza. Alle 17.30 hanno luogo i vespri solenni nella cattedrale, seguiti alle 18.30 dalla messa prefestiva ed alle 20.45 dall’inaugurazione dello “Spazio Kairos” e dal racconto teatrale di Fabrizio Coniglio sulle figure della tradizione Scalabriniana in casa provinciale. La domenica alle 10.30 ha luogo nella cattedrale di Piacenza la celebrazione eucaristica, seguita dalla benedizione del segno commemorativo dei 125 anni. Durante il pomeriggio c’è la possibilità di visitare ancora il luogo della fondazione (la cappella dell’episcopio), il Palazzo Farnese che ospita la carrozza del beato G.B. Scalabrini e una importante Pinacoteca. A causa del coronavirus, è obbligatoria l’iscrizione per ogni manifestazione (alla e-mail segreteria@scalabriniane.eu, sr. Janete Ribeiro). Nel passato, la presenza delle suore Scalabriniane in Germania era molto massiccia. Ora è rimasta una sola Comunità, a Ludwigsburg, con le suore Giuliana, Armanda e Marta, a cui vanno i nostri migliori auguri per il lieto evento.

In breve

Diocesi di Paderborn. Il signor Stephan Polle dal primo di settembre 2020 è il nuovo Referent per le Comunità d’altra madre lingua. Succede al Pastor Pascal Obermeier, che dal primo di febbraio aveva preso un altro incarico. Può quindi essere ripresa la pratica per dare alla Missione di Arnsberg un nuovo missionario, rimasta scoperta con il rientro nel frattempo in Italia di don Riccardo Baxiu. Al signor Stephan Polle i migliori auguri di buon lavoro.

Il nuovo messale: per le nostre Comunità senza sconto. Mi scrive il Direttore Generale della Migrantes: “Caro padre Tobia, finalmente ho avuto una risposta relativa al nuovo messale. Purtroppo negativa, non possono estendere lo sconto oltre le parrocchie. Se qualche missione è in difficoltà possiamo venire incontro come Fondazione. Un caro saluto, don Gianni“. Ogni Comunità che vuole procurarsi il nuovo messale, proceda come preferisce. 

In distribuzione l’indirizzario 2020/21. La prossima settimana (dal 12 ottobre) ci arriva il nuovo indirizzario 2020/2021 ed inizieremo la distribuzione. Ad ogni Comunità mandiamo 2 copie (una per l’ufficio ed una per il Missionario); 3 copie dove c’è un collaboratore/collaboratrice pastorale assunto. Chi ha bisogno di ulteriori copie, le chieda per telefono o con una e-mail alla segreteria della Delegazione, segreteria@delegazione-mci.de

Il Consiglio di Delegazione si riunisce in videoconferenza giovedì 15 ottobre 2020, per valutare il recente Convegno Nazionale, preparare i Convegni di Zona di novembre, programmare gli incontri di categoria del nuovo anno pastorale, valutare il progetto di ristrutturazione dell’archivio della Delegazione e di digitalizzazione del Corriere d’Italia.

È deceduta domenica 6 settembre la signora Ada Nestola Linardi, la mamma di Licia, la direttrice del Corriere d’Italia, e del diacono Enzo della Comunità di Dreieich. La sepoltura dell’urna è avvenuta in Italia. A Licia ed Enzo le nostre condoglianze, che accompagniamo con il ricordo nella preghiera.

A causa della pandemia, la Zona Centro ha disdetto la tradizionale Giornata di Formazione del 3 ottobre, festa dell’Unità tedesca. In alternativa fa pervenire alle Comunità gli spunti più interessanti emersi durante il Convegno Nazionale delle MCI (28.09.-2.10.20), perché possa essere distribuito alle persone interessate. “Rimaniamo nonostante la situazione non facile in contatto e uniti nella preghiera”, scrivono i Coordinatori Georg Feller e sor. Nancy.

Ilaria Laterza, in possesso di Laurea Magistrale in Scienze Religiose conseguita a Taranto lo scorso luglio, è disponibile a mettere le sue competenze a disposizione delle nostre Comunità in Germania. Le sue conoscenze del tedesco sono per ora limitate. Chi fosse interessato ad una sua presenza lavorativa nella propria Missione, si metta in contatto con me.

Chiudo invitando a visitare almeno ogni tanto il sito Internet della Delegazione: non solo è stato rinnovato tecnicamente, migliorato nell’impianto e nei contenuti, ma viene anche aggiornato più spesso ed arricchito con sempre nuovi servizi dalla responsabile Udep Paola Colombo, che lo cura assieme alle sei pagine della Chiesa sul Corriere d’Italia.

Buon mese del rosario e cari saluti.

p. Tobia Bassanelli, Delegato