Circolare 04.2020

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Carissimi,

alla vigilia della Settimana Santa, penso al grande digiuno di celebrazioni liturgiche – almeno di quelle tradizionali, con tanta partecipazione di fedeli – cui quest’anno la pandemia del coronavirus ci costringe a fare. Questo non ci dispensa dalle responsabilità nei confronti dei nostri parrocchiani, con cui continuiamo a restare in contatto attraverso il telefono ed i nuovi media, offrendo messaggi e celebrazioni virtuali sui siti Internet o in altro modo.

*Corrispondenza. Dal Direttore Generale della Migrantes*. Carissimi, vi scrivo in questa IV domenica di Quaresima che la liturgia chiama /laetare/ (rallegrati), perché già la fatica della penitenza, la tristezza di questi giorni, possono essere addolcite dalla meta verso cui camminiamo: la Pasqua. Questi giorni, come ci diceva il Vangelo di oggi, non sono una punizione, un tempo morto, ma giorni in cui devono manifestarsi le opere di Dio – anzitutto l’amore vicendevole -, in cui riconoscere la nostra cecità davanti a Lui e davanti all’altro che troppo spesso giudichiamo un pericolo e non un fratello. In questi giorni sentiamoci vicini nella preghiera e nell’impegno, per quanto ci è possibile, a stare vicini a quanti sono in difficoltà. Anche una telefonata, un piccolo aiuto, l’indirizzare dove è possibile ricevere il necessario, può essere importante. Nello stesso tempo evitiamo di essere occasione di contagio. Per questo abbiamo rimandato tutti i nostri appuntamenti, anche l’incontro della Consulta nazionale e del CdA del 6 e 7 maggio. Restano invece confermati il corso per i nuovi direttori dal 6 al 10 luglio e la nuova settimana formativa per direttori e collaboratori che si terrà a Pianezza (Torino) dal 31 agosto al 4 settembre.  Programma e modalità di iscrizione ve le comunicheremo in giorni più tranquilli. Vi saluto affettuosamente e … non lasciamoci rubare la speranza e il buon umore, don Gianni De Robertis.

*Corrispondenza. Dalla Missione di Göteborg (Svezia).*Carissimo padre Tobia, la ristrutturazione della cappella di San Giuseppe a Göteborg procede bene. I lavori inizieranno a maggio e dovrebbero terminare a fine settembre. Qui allego una foto del progetto che prevede sia l’ampliamento dei locali che la divisione tra la sala delle funzioni religiose e la sala degli incontri dopo le funzioni stesse. Il progetto permette di cambiare l’orario della messa in italiano verso le ore 12, agevolando i fedeli. La spesa è sui 2 milioni di corone svedesi (200.000 euro circa), coperta interamente dalla diocesi e con il contributo delle missioni e dei gruppi che ne usufruiscono (ovvero ad oggi: la missione ispanica, la missione italiana e le comunità neocatecumenali). Ad oggi la missione italiana a Göteborg consta di circa 20 fedeli che partecipano alla messa 2 volte al mese. Tra di loro ci sono 3 nuove giovani famiglie, alcuni giovani che vengono per motivi di studio, gli anziani. Spero che con un locale ristrutturato ed un nuovo orario della messa gli altri italiani siano invogliati a partecipare. Purtroppo devo comunicare che da luglio di quest’anno rientro in Italia per prendermi cura dei miei genitori. Seguirò la missione ed il progetto di cui sopra finché sarà possibile.  Momentaneamente è stato indicato come mio successore don Fabio D’amora, che vive a Malmö, e che è disponibile a celebrare messa qui a Göteborg. Don Fabio segue già gli italiani a Malmö con una messa mensile. Un augurio di una santa quaresima e di una felice Pasqua. don Calogero La Loggia.

Disdetti gli Incontri di Zona. La prima disdetta è venuta dalla /Zona Nord/. „Tenuto conto del fatto che il Land Nordrhein-Westfalen, dove è situata Colonia e buona parte delle Missioni della Zona (almeno 20), ad oggi è quello maggiormente colpito dal Covid-19 con oltre 700 contagi e già 5 decessi – scriveva il 13 marzo il Coordinatore don Pierluigi Vignola – dopo aver valutato attentamente ed ascoltato buona parte di voi, siamo giunti alla conclusione che la riunione di Zona Nord prevista il 31 di Marzo p.v. è rimandata a data da destinarsi, eventualmente a giugno sennò direttamente il 3 novembre. Ci troviamo a vivere una situazione eccezionale e quindi viene prima la salute e poi il resto, mi spiace, ma ribadisco che è per il bene e la sicurezza di tutti e quindi meglio prevenire che curare“.

È seguita quella /del Sud/. „Nach kurzer Beratung in der Hauptabteilung IV und V und nach Rücksprache mit dem Sprecher der Italienische Diözesankonferenz, Pfarrer Joseph Ambasseril – scriveva il 18 marzo il Referent Ulrich Reif – sage ich die für 27.04.2020 geplante Sitzung der Italienischen Diözesankonferenz ab. Es tut mir leid, dies tun zu müssen, aber die Gesundheit der Mitarbeiterinnen und Mitarbeiter der muttersprachlichen Gemeinden ist ein hohes Gut und dies liegt mir sehr am Herzen. Zur Zeit ist nicht abzusehen, wie sich der Corona-Virus bei uns ausbreiten wird und welchen Schaden er noch anrichten wird. Zu Ihrem Schutz sagen wir die Tagung also ab. Ob sie im Frühjahr 2020 nachgeholt werden kann, müssen wir dann zu gegebener Zeit absprechen. Ich grüße Sie alle ganz herzlich und freue mich, Sie bei anderer Gelegenheit gesund und munter wieder zu sehen. Liebe Grüße und bleiben Sie gesund“.

Il 19 marzo è arrivata la disdetta della /Zona Centro/: “Carissimi, visto la situazione attuale del corona virus dobbiamo disdire il nostro incontro di zona che era previsto per il 01 aprile. Rimaniamo in contatto e uniti nella preghiera. Cari saluti. Georg Feller, coordinatore zonale”.

Ed anche la /Baviera/ ha disdetto il proprio incontro zonale, che era previsto per giovedì 23 aprile.

*La Chiesa Italiana nei tempi del Coronavirus*. Per testimoniare l’impegno nel continuare a tessere i fili delle comunità, la Segreteria generale della Conferenza episcopale ha lanciato Chiciseparera.chiesacattolica.it, un ambiente digitale che raccoglie le buone prassi messe in atto dalle diocesi, offre contributi di riflessione, condivide notizie e materiale pastorale. Anche i media della Cei e i media diocesani si sono mobilitati per accompagnare con l’informazione, la riflessione e la preghiera questa fase delicata per l’intero Paese: l’edizione digitale di Avvenire è liberamente accessibile e gratuitamente scaricabile dal sito, previa registrazione; Tv2000 ha ampliato la sua offerta con nuovi appuntamenti religiosi, così come il Circuito InBlu; l’Agenzia Sir ha intensificato la narrazione delle storie di speranza, le riflessioni su una Quaresima speciale; i giornali diocesani, cartacei e on line, non hanno smesso di raccontare i territori con quella cura che appartiene alla loro tradizione e storia. Per sostenere le 220 Caritas diocesane nella loro azione di supporto alle persone in difficoltà, la Presidenza della Cei ha stanziato 10 milioni di euro provenienti da donazioni e dall’otto per mille. Ed ha destinato mezzo milione di euro, sempre dai fondi otto per mille, in favore delle attività di una rete che comprende 21 Banchi in tutta Italia. Moltissime diocesi hanno messo a disposizione strutture per la Protezione Civile, i medici e le persone in quarantena, e risorse economiche e umane per far fronte alle diverse necessità. La Caritas Italiana ha lanciato una “Emergenza coronavirus: la concretezza della carità”, una campagna di raccolta fondi. La segreteria della Cei invita ad un ritiro spirituale in preparazione alla Pasqua.

*Rimandata la stampa del Corriere d’Italia. Chiusa la Delegazione*– Il numero di aprile del Corriere d’Italia avrebbe dovuto andare in stampa lunedì 30 marzo 2020 ed essere distribuito in questo fine settimana.  Considerando la chiusura di tutti gli uffici ed i locali italiani in Germania (dai consolati ai patronati, ai Centri Italiani, ai Comites, associazioni, ristoranti, ecc.), comprese le sedi delle Missioni, e vista l’impossibilità di tanti distributori di uscire di casa per la consegna, abbiamo pensato di fare slittare la stampa di questo numero a lunedì 20 aprile, nella speranza che la situazione sia migliorata.  Varrà anche per il mese di maggio (numero doppio). Secondo le disposizioni della diocesi di Limburg, da cui dipendiamo, il personale della Delegazione deve lavorare da casa (come appunto sta avvenendo), fino a tutta la prima settimana dopo Pasqua. Poi ci adatteremo alle nuove disposizioni che verranno date. Siamo comunque raggiungibili, per telefono che per posta elettronica. Io sono raggiungibile anche in ufficio alla Missione di Gross Gerau e sul cellulare.

“Una sola casa”. I Padri Scalabriniani di Europa e Africa, attraverso la loro Agenzia per la cooperazione allo Sviluppo, hanno lanciato una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi per sostenere quel prossimo, in particolare migrante e rifugiato, che sta soffrendo della pandemia dell’indifferenza o della marginalizzazione, ma che condivide con tutti ‘una sola casa’. Si è deciso di utilizzare il tema della casa, dove ognuno è ‘costretto’ a stare in questi giorni, “legandosi anche al Messaggio di Papa Francesco per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2020 incentrato sugli sfollati interni che ricorda come tale realtà non sia scontata per una gran parte di umanità”. La Campagna è strutturata intorno riflessioni video e testuali che trattano diversi aspetti del costruire una sola casa con l’altro. Padre Gaetano Saracino, impegnato da anni nel proporre una riflessione ecclesiale attraverso il mondo dei media, presta la voce e il volto per proporre tali tematiche (link al primo video https://youtu.be/kpAw5OMm6_k). La Direzione Regionale Scalabriniana è stata la prima ad offrire un sostanzioso contributo economico. I fondi raccolti saranno utilizzati per affrontare l’emergenza attuale, ma soprattutto quella di domani, quando molti dei beneficiari sparsi in Europa e Africa avranno bisogno di un supporto in più per ripartire, dalla fondamentale sussistenza alimentare ad una ripresa lavorativa. La pagina della Campagna visibile all’indirizzo www.ascsonlus.org/una-sola-casa <http://www.ascsonlus.org/una-sola-casa> viene via via aggiornata con nuovi contenuti, tutti contrassegnati dall’hashtag #unasolacasa, messaggio chiave dell’iniziativa.

*In breve*

/Disdetti i Convegni Laici e Giovani/. Come già facevo prevedere nella circolare di marzo, è stato disdetto il Convegno Nazionale Laici, che per quest’anno non avrà luogo. La possibile data per tenerlo in ottobre cadeva troppo a ridosso del Convegno Europeo di Roma, per cui è stato definitivamente cancellato. Anche il Meeting Giovani non avrà luogo. Pur essendo già pronta la lettera di presentazione alle Missioni, il Team organizzativo preferisce puntare sulla preparazione dei Meeting Zonali in autunno.

/Fondo di Solidarietà/. Nei giorni scorsi ho mandato per posta normale l’invito a versare il contributo del 2% per sostenere il nostro Fondo di Solidarietà, i cui interventi annuali sono ben noti. Potrebbe essere che, come negli ultimi anni l’emergenza dei nuovi arrivi dall’Italia è stata sostenuta da un grosso contributo della Chiesa italiana, se il Coronavirus creerà nei prossimi mesi grossi bisogni nelle nostre Comunità dovremo di nuovo chiedere il sostegno della Migrantes. Informate la Delegazione sulle conseguenze negative che la pandemia sta avendo in Missione e se occorre un nuovo intervento straordinario.

Nonostante la situazione creata dal Coronavirus, nella /diocesi di Rottenburg-Stuttgart/ domenica 22 marzo hanno avuto luogo le elezioni dei nuovi Consigli Pastorali. Secondo le prime valutazioni dei responsabili diocesani, la partecipazione sembra sia stata buona. I risultati definitivi e completi verranno dati lunedì 6 aprile.

/Il coronavirus ci ha raggiunti/. Chiedo di pregare per chi è stato ricoverato in ospedale o costretto alla quarantena. Il nostro lavoro pastorale di vicinanza alle persone, nonostante tutte le precauzioni, ci espone anche a questo rischio. I malati arrivati ultimamente dall’Italia per essere curati negli ospedali tedeschi, si stanno rivolgendo a noi per avere l’unzione degli infermi ed il viatico. È successo per esempio alla Missione di Berlino, contattata dalla clinica di Halle/Saale, che ha chiesto l’assistenza religiosa a malati giunti dall’Italia. I primi sei contagiati gravi sono arrivati da Bergamo, sabato 28 marzo, con un volo della Luftwaffe, e sono stati portati negli ospedali della zona di Colonia.

/Celebrare le Palme e Pasqua da soli/, con la chiesa vuota, proprio nelle feste in cui riusciamo a riempirla, anche se magari saremo collegati con la nostra Comunità virtuale, sarà per tutti noi una grande delusione, una forte sofferenza. Da diversi giorni mi sto chiedendo il perché. Non alla luce dei parametri della prevenzione sanitaria, che sono molto chiari e convincenti. Ma alla luce della fede, che aiuta a imparare da tutto. E mi vengono in mente i severi moniti di Gesù contro il culto religioso del suo tempo, ridotto spesso fine a sé stesso. Allora capisco che si attende da noi maggiore concentrazione sul vero culto, quello interiore, quello del cuore e della vita quotidiana, di cui la celebrazione liturgica in chiesa deve essere segno e sostegno.

Auguro a voi e a tutte le nostre Comunità, private quest’anno dei grandi riti della Settimana Santa e della solennità di Pasqua, la riscoperta del vero culto di Dio, quello che viene dal cuore e dalla vita. Buone Palme, buona Settimana Santa, buona Pasqua.