Circolare 03.2020

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Carissimi,

il Coronavirus sta incidendo profondamente non solo nella vita quotidiana, sia in Italia che in Germania e in tutta Europa, ma anche nella nostra vita ecclesiale. Le diocesi in cui viviamo ci hanno inviato alcune norme di comportamento, che sono piccole ma importanti precauzioni in modo che possiamo vivere abbastanza tranquillamente le funzioni religiose e le attività in parrocchia. Cerchiamo di non ignorarle, tenendo presente che come comunità italiana dovremmo prendere ulteriori misure precauzionali.

Tenuti con l’evangelista Marco gli Esercizi Spirituali 2020. Il tema che ci accompagna in questo anno pastorale è quello del primo dei quattro fori del Cammino Sinodale in atto in Germania, quello dedicato al “potere e l’autorità nella chiesa”, cui la Delegazione ha dato questo concreto e chiaro riferimento cristologico, titolandolo “Se io vi ho lavato i piedi…” (Gv 13.14). E gli Esercizi Spirituali del 2-6 marzo 2020 all’Exerzitienhaus Leitershofen della Diocesi di Augsburg, con l’aiuto del biblista fr. Ludwig Monti, hanno dato un notevole contributo, presentando ai 30 partecipanti lo stile ed il comportamento di Gesù nei confronti degli apostoli e delle persone che lo seguivano. Aprendo e chiudendo le sue meditazioni con l’ultima cena, fr. Ludwig ha presentato, seguendo da vicino il vangelo di Marco, alcuni momenti importanti del rapporto di Gesù col gruppo dei seguaci, dal momento della chiamata fino all’ultimo addio. Un rapporto non facile, segnato da tanti momenti di incomprensione, come bene emerge dalla scheda distribuita ai partecipanti (in allegato). Le serate degli Esercizi, oltre ad approfondire le meditazioni del giorno, hanno permesso di conoscere meglio la Comunità di Bose (provenienza del relatore), la diocesi di Augsburg (con mons. Alessandro Perego, Referente diocesano per le Comunità d’altra madre lingua), e ricordare, con il dono di un libro di Ludwig, i 10 partecipanti con anniversari sacerdotali/compleanni 2020 “tondi”. In allegato trovate l’articolo di p. Sergio Rotasperti che uscirà sul Corriere d’Italia di aprile.

Giornata Mondiale del Migrante 2020. Il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale – Sezione Migranti e Rifugiati in una nota del 6 marzo comunica che “domenica 27 settembre 2020 si celebrerà la 106a Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. Il Santo Padre ha scelto come titolo per il suo tradizionale Messaggio ‘Come Gesù Cristo, costretti a fuggire’. Esso si concentrerà sulla pastorale degli sfollati interni, che oggi nel mondo sono oltre 41 milioni. Come risulta evidente dal titolo, la riflessione partirà dall’esperienza di Gesù sfollato e profugo assieme ai suoi genitori, per ribadire l’importanza della ragione cristologica dell’accoglienza cristiana. Il Messaggio si svilupperà, poi, in sei sotto temi, esplicitati da altrettante coppie di verbi: conoscere per comprendere / farsi prossimi per servire / ascoltare per riconciliarsi / condividere per crescere / coinvolgere per promuovere / collaborare per costruire. Per favorire un’adeguata preparazione alla celebrazione di questa giornata, anche quest’anno la Sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale vuole lanciare una campagna di comunicazione. A cadenza mensile verranno proposte riflessioni, materiale informativo e sussidi multimediali, utili ad approfondire il tema scelto dal Santo Padre”.

Diocesi Rottenburg-Stuttgart: il 22 marzo l’elezione dei Consigli Pastorali. La lettera pastorale per la Quaresima 2020 del vescovo della Diocesi Rottenburg-Stuttgart dr. Gebhard Fürst, diffusa anche in italiano, è dedicata al Cammino Sinodale della chiesa tedesca ed all’elezione dei Consigli Parrocchiali in diocesi. Al riguardo scrive: “Sono davvero grato, che nelle nostre commissioni elette, nei consigli parrocchiali e nei consigli pastorali dei cattolici di altra madre lingua così grande sia il fervore d’attività. Il 22 marzo si terranno nella nostra diocesi le elezioni per i consigli parrocchiali. Sfondo di queste importanti elezioni è il cosiddetto ‘modello di Rottenburg’ a favore della conduzione e organizzazione a livello locale della vita parrocchiale. La parrocchia è da noi la titolare della pastorale. Il consiglio parrocchiale democraticamente eletto conduce, insieme con il parroco, la cura pastorale della comunità, l’attività parrocchiale a livello nei nostri tempi. Quale organo direttivo della parrocchia, il consiglio parrocchiale gode del diritto consultivo e decisionale in tutte le questioni essenziali della comunità. Questo è il modello di conduzione adottato da 50 anni – e continuamente evolutosi – nella nostra diocesi. Rende possibile e realizza una conduzione della comunità tramite la cooperazione comune e la partecipazione dei battezzati e cresimati, in servizi di volontariato e nei ministeri, alla missione della Chiesa. Nel nuovo ordinamento del Regolamento delle Parrocchie del 2019 parliamo, pertanto della ‘direzione cooperativa e partecipativa”.

Diocesi di Mainz: quale modello per le Comunità d’altra madre lingua? Il Pastoraler Weg, proposto in diocesi da oltre un anno dal vescovo Peter Kohlgraf ed al momento al vaglio delle parrocchie, dei decanati e dei vari organismi diocesani, non lascia giustamente estranee le Comunità d’altra madre lingua, chiamate a presentare il loro parere in merito alla propria collocazione nella ristrutturazione e nel cambiamento diocesano. Tra l’altro è stata costituita a livello diocesano, promossa e presieduta dal responsabile dall’Ordinariatsdirektor Hans Jürgen Dörr (Dezernat Seelsorge), una commissione di 11 persone, compreso il sottoscritto ed il Referente diocesano Joaquim Nunes, in rappresentanza dei gruppi etnici più consistenti (italiani, polacchi, croati, spagnoli, portoghesi), per elaborare adeguate proposte. La Commissione, operativa dal 26 settembre del 2019, si incontra quasi ogni mese, su temi specifici. Nella riunione del 27 febbraio sono stati invitati anche i Referenti della diocesi di Limburg, Heribert Schmitt, e della diocesi di Rottenburg/Stuttgart. Ulrich Reif, per presentare i rispettivi modelli di pastorale per le Comunità d’altra madre lingua. Due modelli molto diversi, su cui la Commissione discuterà nella prossima riunione, il 30 aprile. Per le Comunità di lingua italiana nella diocesi, il modello tradizionale della “Missio cum cura animarum”, al momento ancora il più diffuso in Germania, è quello che riscontra i maggiori consensi e che viene ritenuto il più adatto anche per il futuro.

Testimonianze. La mia visita a Dachau. Ci scrive fra Antonio Gelsomino, missionario a Fulda e ad Hanau: “Oggi ho fatto visita a uno dei luoghi più terribili che hanno caratterizzato negativamente il corso della nostra storia: il campo di concentramento, ubicato a Dachau, circa 30 km da München (Monaco). I racconti di mio nonno Vincenzo come soldato del periodo della seconda guerra mondiale sono ancora indelebili nella mia memoria ma la vista personale di quel luogo ha acquisto in me una percezione di quel periodo più intenso! Vedere il cielo grigio, che i deportati in quel lager, hanno visto per un determinato periodo e sentire i profumi nauseanti, intrisi tra metallo, legno e terra hanno accesso nella mia memoria una grande malinconia e tristezza… Mi chiedo perché l’umanità sia arrivata a tanta bruttura?! Preti polacchi, gli zingari, gli ebrei, i disabili e gente considerata non all’altezza di vivere in una società, torturata, trucidata ed uccisa come agnellini in mezzo ad un macello! Questo periodo storico è stato di certo una pagina tristissima della storia! Ho pregato oggi in quel campo di concentramento il Signore Gesù Cristo per tutte le vittime, le famiglie ed i carnefici con la speranza che dallo studio della storia si possa soprattutto imparare perché queste tragedie non avvengano mai più! (NIE WIEDER!). P.S: oggi in quel capo c’erano varie scolaresche, giovani militari, famiglie con i bambini, ebrei e musulmani e nei loro volti si leggeva tanta tristezza e determinazione che questo non possa mai più accadere!”

„Servizio Migranti“ di gennaio/marzo 2020, rivista di formazione e di collegamento della Migrantes, che tutte le nostre Comunità ricevono, dedica il primo numero del 2020 al Convegno Nazionale 2019 della stessa, tenuto dal 24 al 26 aprile dello scorso anno a Seveso. Nel breve editoriale d’apertura, il Direttore Generale don Giovanni De Robertis, dopo aver ricordato la convinzione del Papa che viviamo „un cambiamento d’epoca più che un’epoca di cambiamenti“, scrive: „E fra questi cambiamenti, quello più significativo, che più di ogni altro sta trasformando le nostre società, sono le migrazioni“. Realtà che invita la Chiesa ad assumere una „forma nuova, adatta alle società sempre più cosmopolite in cui ci troviamo a vivere“. La scelta di „Chiesa delle Genti“ fatta appunto dalla Diocesi di Milano nel suo recente Sinodo Minore, presentata dalla relazione di mons. Luca Bressan, vicario episcopale per la Cultura, la Carità, la Missione e l’Azione Sociale della diocesi ambrosiana. Di notevole spessore le due lectio sugli Atti degli Apostoli di Sabino Chialà della Comunità di Bose e la relazione “È possibile una convivialità delle differenze?“,  della prof.ssa Monica Martinelli dell‘Università Cattolica di Milano. Un ottimo sussidio per la preparazione al Convegno Europeo del 20-23 ottobre 2020 a Roma.

Mci di Mannheim: Pfr. Hipp da Commissario a Parroco al 20% – Considerata la disponibilità del Pfr. Theo Hipp (dallo scorso luglio commissario/amministratore della Comunità italiana di Mannheim) per un servizio su tempi più lunghi, con decreto del 13.02.2020 il vescovo ausiliare della Diocesi di Freiburg dr. Peter Birkhofer, incaricato per le Comunità d’altra madre lingua, lo ha nominato Leiter/Parroco della stessa, al 20% del suo tempo, responsabile cioè della pastorale e della amministrazione. Verrà aiutato da un vicario (Kooperator) a tempo pieno, don Antonio Federico, ex missionario di Ettlingen/Karsruhe, e da un collaboratore pastorale a tempo limitato. Sul sito della Missione – www.mci-mannheim.de – si può leggere il programma delle attività, dalle funzioni liturgiche alla catechesi, alle altre iniziative della Missione. Novità anche per la Comunità italiana confinante: finché il nuovo missionario don Waldemar Massel (dal primo di febbraio 2020) non avrà una buona conoscenza del tedesco e della chiesa locale attraverso l’impegno pastorale nella parrocchia Allerheiligen, il decano di Karlsruhe Hubert Streckert è stato nominato, in aggiunta ai suoi attuali incarichi, Leiter della pastorale e dell’amministrazione della Missione di Karlsruhe, cioè parroco di questa Comunità. Ai parroci Hipp e Streckert un vivo grazie per la loro disponibilità a lavorare con e per gli italiani di queste due Missioni.           

Coronavirus. Le ulteriori precauzioni nelle nostre Comunità. Anche se l’Italia è tutta “zona rossa”, in quarantena, sia pure in modo ridotto continuano (in auto, treno, o voli aerei) i contatti dei connazionali con il nostro Paese, per lavoro o per i più svariati motivi familiari (funerali, battesimi, matrimoni, anniversari, ecc.). Ciò significa una cosa: che le nostre Comunità sono maggiormente a rischio di contagio rispetto alle parrocchie tedesche. Per cui, in aggiunta alle disposizioni dei Länder e delle diocesi (in allegato quelle della DBK), vanno decise ulteriori misure precauzionali, che ogni Comunità dovrà saggiamente prendere. Nella mia, per esempio, a parte l’orario di ufficio e la messa domenicale, sono state sospese tutte le altre attività, dai corsi di catechismo, agli incontri degli anziani, del coro, del Consiglio Pastorale, delle Commissioni, dei Gruppi di Preghiera, della Novena e Altare di S. Giuseppe, della Via Crucis nelle strade di Gross-Gerau il Venerdì Santo. Stiamo esagerando? Può essere, ma essendo Comunità più a rischio per gli immancabili contatti con l’Italia, qualche precauzione ulteriore va presa. Del resto le manifestazioni pubbliche con più di mille partecipanti, come in genere sono le Via Crucis o le sacre rappresentazioni della Passione del Venerdì Santo in tante nostre Comunità, sono già state da più parti proibite. La cancelliera Merkel invita ad evitare i contatti sociali non necessari. “Passionsspiele” e “Via Crucis” all’aperto addio? Per quest’anno pare proprio di sì.

Coronavirus. Messaggio della Migrantes ai Delegati/Coordinatori d’Europa. “Carissimi, sento il bisogno in questo momento così difficile di darvi un segno della vicinanza mia e di tutta la Fondazione Migrantes che continua ad essere a disposizione per ogni necessità. Ricordiamo alle comunità che ci sono affidate la necessità di osservare scrupolosamente le indicazioni sanitarie che ci sono state date e di restare il più possibile in casa. Ma anche continuiamo a stare loro vicino, soprattutto a coloro che sono nella prova, che non hanno possibilità né punti di riferimento. Non facciamo mancare loro il conforto dell’ascolto e della Parola. Ricordiamo che è quando arriva il pericolo che si riconosce il buon pastore dal mercenario. Nutriamo la speranza, come abbiamo ascoltato il giorno delle ceneri, che questo sia un tempo di salvezza, da cui uscire rinnovati, lavati non solo nel corpo ma nelle nostre scelte di vita: ‘Lavatevi, purificatevi, togliete dalla mia vista il male delle vostre azioni. Cessate di fare il male, imparate a fare il bene, ricercate la giustizia, soccorrete l’oppresso, rendete giustizia all’orfano, difendete la causa della vedova’ (Is.1,16-17). Fra i tanti messaggi che ho ricevuto in questi giorni voglio condividere con voi questo breve articolo. Restiamo uniti nella preghiera e nel servizio. Buona strada verso la Pasqua, don Gianni De Robertis”. https://medium.com/@claudioriccio/non-diventiamo-stronzi-b72cb0666dfd

In breve.

Ricordo di restituire entro la fine di marzo la scheda del rilevamento dati 2019 della propria Comunità, al fine di tenere aggiornata la rispettiva cartella in Delegazione e di capire che novità o quali cambiamenti rilevanti possono essere in atto nelle nostre Missioni. Chi l’avesse smarrita, la richieda alla segreteria Delegazione.

Sono in corso fino al 30 marzo le iscrizioni al Convegno Nazionale Laici, che, come noto, si terrà il 24-26 aprile 2020 al Bildungshaus Berg Moriah sul tema “L’autorità nella Chiesa” (sottotitolo: “Se io vi ho lavato i piedi…” Gv 13.14). Ma potrebbe essere che la Commissione Formazione, considerando l’aggravarsi del contagio da Coronavirus, decida di disdirlo. Evidentemente verrà restituita la quota di iscrizione.  

La Comunità di Hanau organizza un pellegrinaggio di 6 giorni (dal 30 settembre al 5 ottobre 2020) a S. Rita di Cascia ed a S. Francesco d’Assisi, al prezzo di 369,- euro, in bus con Mondo Tours Viaggi. Informazioni e prenotazioni fino ad esaurimento dei posti da p. Antonio, tel. 06181 3004692, e-mail italienische.mission-hanau@bistum-fulda.de.

La Comunità di Bad Homburg organizza dal 5 al 13 ottobre 2020 un viaggio pellegrinaggio tra Toscana (Siena) e Umbria (Assisi), in bus da Francoforte, al prezzo di 590,-. Informazioni e iscrizioni presso la Missione, tel. 06172 25417.

L’audio degli Esercizi. Abbiamo purtroppo perso le registrazioni dei primi due giorni. Le meditazioni dell’ultimo giorno si possono ascoltare o scaricare dal sito www.tonino.de. Grazie a don Désiré che ha provveduto alla registrazione ed a Tonino che l’ha mesa su internet.

I Convegni di Zona di aprile: farli, disdirli, spostare più in avanti la data? È il grande attuale interrogativo dei Coordinatori di Zona, su richiesta di alcuni colleghi. Ogni Zona decida liberamente, tenendo presente la situazione nel proprio territorio, le proposte che vengono dalle Comunità, l’indicazione generale a ridurre i contatti sociali non necessari.

Il Corso di formazione “Linee di pastorale migratoria”, organizzato ogni anno dalla Fondazione Migrantes, si svolgerà presso Casa La Salle a Roma dal 6 al 10 luglio 2020. I destinatari del Corso sono, tra gli altri, i missionari per gli italiani all’estero di nuova nomina, religiosi, religiose, laici impegnati nel volontariato e interessati alle migrazioni. Per iscrizioni https://iniziative.chiesacattolica.it/EventiCEI/page.jsp?action=landing&eventid=CEI-APPUNTAMENTO-18968

Vivendo nel tempo del Coronavirus, chiudo invitando a seguire con attenzione le disposizioni diocesane in merito alle attività pastorali. Il Papa questa mattina ha pregato perché i pastori non lascino da solo il popolo di Dio e li aiuti a trovare “i mezzi migliori per aiutare”. Vale anche per noi. Può cambiare il modo, ma l’aiuto e la vicinanza ai fedeli vanno garantiti. Che auguro a tutti voi. Cari saluti e buona continuazione della Quaresima.

p. Tobia Bassanelli, Delegato