Addio Giuseppe Ricciardo

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Giuseppe Ricciardo ©Archivio privato

di Concetta Artino Nicoli – Comunità San Francesco d’Assisi, Göppingen – Esistono gli angeli sulla terra? Direi proprio di sì. Ho avuto l’onore di conoscerne uno. Giuseppe Ricciardo, nacque il 15.10.1935 a Ficarra (Messina). Dopo aver lavorato a Vigevano come calzolaio all’età di 25 anni si trasferì a Reutlingen. Arrivò a Göppingen nel 1961. Era uno dei primi emigranti di Faurndau. Cominciò a lavorare presso la Salamander, nota ditta di scarpe. Decise di restare in Germania ma il suo cuore rimase sempre legato alla sua Italia. In seguito lavorò al Consolato di Stoccarda dove rimase fino alla pensione. Essendo uno dei primi italiani arrivati nella zona, insieme al primo sacerdote, don Argeo, cercarono un modo per fare riunire i connazionali. E così, nella sala S. Maria a Göppingen organizzarono la proiezione di film. Per più di 40 anni fece volontariato nella Missione cattolica di Göppingen e durante il tempo libero aiutava gli italiani a sbrigare le pratiche per il passaporto, la carta d’identità, i documenti per la pensione, dava una mano come poteva. Giuseppe era il buon samaritano di Göppingen, non credo ci sia un connazionale che non lo conoscesse. Infatti nel 1988 gli furoo conferiti preso la stella al merito e il titolo di Cavaliere. Pur non essendo più attivo in missione negli ultimi anni ricevo de telefonate di persone che chiedono di lui. Ho conosciuto Giuseppe quando ero una bimba di 13 anni che andava in chiesa. Quando nel 2006 iniziai a lavorare come segretaria della Missione (adesso Comunità San Francesco d’Assisi) lui mi abbracciò e mi diede il suo benvenuto. Ogni martedì arrivava con il suo buon umore e mi raccontava qualcosa del passato. Ma soprattutto mi parlava della sua amatissima moglie Angela, di sua figlia Sandra e di suo figlio Marco. Era orgogliosissimo della sua famiglia. Cos’altro posso dire di Giuseppe? Quando si trattava di lavorare nei mercatini di Natale, per le feste di carnevale, per prendere le palme da Stoccarda che servivano per la domenica delle Palme e qualsiasi altro lavoro che c’era da fare – lui era sempre disponibile con un sorriso.

Occorreva qualcuno che facesse il sommo sacerdote durante la rappresentazione della passione del venerdì santo? Lui faceva anche quello. Per la gioia di tanti bambini della nostra comunità si è vestito per oltre 20 anni da Nikolaus: entrava in chiesa alla fine della S. Messa, suonando un campanellino e distribuendo con gioia caramelle e dolciumi vari. È stato membro del consiglio pastorale per ben 13 anni e la sua presenza è stata una vera benedizione per la nostra comunità. Grazie Giuseppe per la tua umiltà. Grazie Giuseppe per la tua disponibiltà. Grazie Giuseppe per la tua amicizia verso tutti gli italiani e non solo. Riposa in Pace!